Si moltiplicano ogni anno i casi di tartarughe “Caretta – Caretta” ferite o trovate morte non solo sull’arenile della Playa ma su tutto il litorale etneo. L’ ultima tartaruga trovata già morta sul bagnasciuga, di fronte al lido riservato all’Aeronautica Militare da alcuno bagnanti risale ad un paio di giorni addietro.
Da una prima vista sembrerebbe che l’animale non avesse conficcato in bocca alcun amo che si trasforma in vera arma letale anche se questo potrebbe essere stato ingoiato dunque non visibile, o essere morta per essere stata travolta da un natante e dunque per un intervento di soccorso avvenuto troppo tardi rispetto allo spiaggiamento, questo forse avvenuto durante la notte.
Da anni si registra, secondo statistiche ufficiali, una interminabile moria di tartarughe di questa rara specie trovate spiaggiate sulle coste siciliane. La tartaruga in questione è stata prelevata dalla Capitaneria di Porto grazie alla richiesta dei bagnanti e probabilmente, come consueto per una specie protetta, trasportata presso l’Istituto Profilattico di Catania per la verifica del motivo del decesso della “Caretta – Caretta” ; una strage infinta spesso per colpa dell’uomo.
La minaccia principale è sicuramente la pesca: reti e ami, ma anche l’inquinamento delle acque sia di sostanze chimiche che di plastica ie quali giocano un ruolo fondamentale, così come la massiccia presenza dell’uomo sulle coste sabbiose che porta facilmente alla devastazioni dei nidi realizzati sotto la sabbia dove vengono deposte le uova ( ma anche i piccoli corrono gravi rischi prima di riuscire ad arrivare al mare dove avviene la schiusa delle uova) . Per questa ragione questi speciali anfibi sono stati inseriti nella lista rossa delle specie a rischio estinzione dall’IUCUN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura).