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Damrau e Cavalleria rusticana per il gran finale del Festival Lirico dei Teatri di Pietra

Sabato 21 settembre sarà una vera e propria festa della musica, nel segno del risveglio della sicilianità e dell'appartenenza

È la stella del belcanto più luminosa dei nostri giorni. Persino un asteroide porta il suo nome che da anni risplende nel firmamento della lirica. Parliamo del soprano Diana Damrau, autentica leggenda vivente: sarà lei la protagonista del gran finale del Festival Lirico dei Teatri di Pietra, che avrà luogo domenica 22 settembre alle ore 21 al Teatro antico di Catania. La virtuosa si esibirà per la prima volta in Sicilia in un recital incentrato proprio sul repertorio belcantistico – a lei congeniale – di Bellini, Mozart, Rossini e Verdi. Il giorno precedente, sabato 21 settembre, sempre alle ore 21, il Festival allestirà nel sito millenario la celeberrima “Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni, rappresentazione dedicata alla memoria di Nino Strano, figura catanese legata in maniera indissolubile all’arte e alla cultura. Già sold out da settimane, la messinscena sarà arricchita con la traduzione contestuale nel linguaggio dei segni, progetto pilota del festival, novità assoluta per l’Italia, a vantaggio dell’accessibilità e dell’inclusione.

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Viva è dunque la soddisfazione per un traguardo che suggella il successo del festival, diretto artisticamente da Francesco Costa e organizzato dal Coro Lirico Siciliano presieduto da Alberto Munafò.
Come afferma il Sindaco Enrico Trantino: “Catania si conferma prestigioso palcoscenico internazionale con due appuntamenti di elevatissimo spessore e rilievo culturale. Ci sentiamo particolarmente onorati e grati che sia proprio la nostra città, patria del Cigno, ad ospitare l’unica tappa a livello nazionale del soprano belcantista più celebrato al mondo, Diana Damrau, che di Bellini è devota ed eccelsa interprete. Altrettanto rilevante è la messinscena, con un cast in cui spicca il mezzosoprano Annamaria Chiuri, di un capolavoro legato alla Sicilia e alla sua somma letteratura, come Cavalleria rusticana, l’opera lirica più rappresentata a livello globale. Ed una sottolineatura comporta la dedica della serata mascagnana alla memoria di Nino Strano, uomo di grandi passioni, nell’impegno politico come nell’amore per la musica. Un vivido ringraziamento va dunque al Coro Lirico Siciliano, promotore del Festival Lirico dei Teatri di Pietra e vanto dell’eccellenza etnea, che con determinazione e vulcanica tenacia è riuscito a creare una manifestazione tra le più importanti del Mediterraneo, conquistando un’accoglienza trionfale da parte di residenti e turisti.

Con l’indubbio merito di aver finalmente riportato la musica classica nella cavea del Teatro antico, cuore pulsante di una storia culturale e artistica ancora tutta da scrivere”.
Il ricordo di Nino Strano si accende nelle parole commosse del fratello, l’avvocato Francesco: “A distanza di quasi un anno dalla sua scomparsa, ricordiamo mio fratello con una serata speciale in un posto speciale con un programma speciale. La Cavalleria era l’opera preferita da Nino, è stata la sua ultima regia in una memorabile edizione sulla scalinata di Caltagirone.

Grazie al Coro Lirico Siciliano, organizzatore dell’evento, l’esecuzione sarà preceduta dalle parole di un suo amico di lunga data, il grande attore Giancarlo Zanetti, organizzatore insieme a lui del Circuito del Mito, nato da un’idea di Franco Zeffirelli, e quindi dall’esibizione del violinista Sebastian Zagame, suo figlioccio di battesimo”.

Dopo i ripetuti trionfali sold out registrati in due mesi esatti di programmazione, il Festival si accinge così a concludere l’edizione 2024, dedicata alla meraviglia, nel vitale cuore barocco del capoluogo etneo, il Teatro greco romano, con un imperdibile doppio appuntamento.

In esclusiva per l’Italia sarà, come anticipato, l’eccezionale concerto conclusivo del Festival del 22 settembre, con la primadonna tedesca al suo debutto assoluto sui palcoscenici isolani. Vocalità prodigiosa, virtuosismo e duttilità impareggiabili, l’artista darà vita ad un concerto da imprimere nella storia musicale del Sud Italia, che regalerà pagine di rara bellezza: un sontuoso gala dedicato al belcanto italiano, patrimonio dell’umanità. L’Orchestra Filarmonica della Calabria, formazione in residence del Festival, e il Coro Lirico Siciliano saranno guidati dalla sapiente bacchetta di Pavel Baleff, direttore tra i più apprezzati a livello internazionale. In programma un sentito omaggio al “Cigno etneo” con estratti da Norma, La sonnambula, I Capuleti e i Montecchi e ancora Verdi, Puccini, Mozart, Rossini, Leoncavallo. Acclamata come il “principale soprano di coloratura al mondo” (New York Sun), Diana Damrau continua a stupire il pubblico con la sua voce unica e la sua presenza scenica accattivante. Il suo ampio repertorio spazia dai ruoli di soprano lirico a quelli di coloratura, comprendendo, quali cavalli di battaglia, i ruoli eponimi in Lucia di Lammermoor, Manon e La traviata nonché la Regina della Notte nella Zauberflöte. Osannata dalle platee dei maggiori palcoscenici internazionali (Scala, Bayerische Staatsoper, Metropolitan di NewYork, Covent Garden di Londra, Staatsoper di Vienna, Opéra di Parigi, Festival di Salisburgo, per non citarne che alcuni), vanta il titolo di “Bayerische Kammersängerin” ed è stata nominata “Best Female Singer” agli International Opera Awards.

Anche sabato 21 settembre sarà una vera e propria festa della musica, nel segno del risveglio della sicilianità e dell’appartenenza: per la prima volta, il gioiello mascagnano tratto dal capolavoro di Giovanni Verga sarà allestito all’interno del “Teatro nero” che riprende a respirare d’arte e di magnificenza, ritornando a imporsi quale “cavea” unica ed inclusiva per la vita culturale della città di Catania. Il cast schiera artisti di rilievo internazionale, tra i quali spicca Anna Maria Chiuri (Santuzza), mezzosoprano tra i più richiesti ed apprezzati al mondo nel repertorio italiano, tedesco e francese,  ospite regolare nei maggiori Teatri d’opera italiani ed europei. Tra gli altri nomi di chiara fama, il tenore Davide Piaggio (Turiddu), il baritono Carlos Almaguer (compare Alfio) e i mezzosoprani Antonella Arena e Leonora Ilieva. Sul palco due complessi artistici di assoluto prestigio: il Coro Lirico Siciliano e l’Orchestra Filarmonica della Calabria, diretti da Filippo Arlia, già direttore musicale principale del Festival. Una soirée vibrante di emozioni che sarebbe piaciuta a Nino Strano, che fin da giovane all’attività politica aveva affiancato la regia, sia di opere teatrali che cinematografiche, grazie agli esordi al fianco di maestri come Franco Zeffirelli e Mauro Bolognini.

Giunto alla sesta edizione, anche per il 2024 il Festival Lirico dei Teatri di Pietra si conferma cartellone di trionfi e record, imponendosi quale manifestazione di rilievo internazionale e di riferimento nell’Isola e nel Mediterraneo.

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