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Pensionato ucciso per 300 euro, fermato uomo che confessa il delitto

Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, la Polizia di Stato ha dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto emesso in data 10.4.2021 a carico di GEMMA Agatino (cl.1971), pregiudicato, poiché gravemente indiziato dell’omicidio volontario aggravato di NICOTRA Santo (cl. 1941).
A fondamento del provvedimento restrittivo sono stati acquisiti i gravi indizi di colpevolezza emersi nel corso delle indagini coordinate dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania ed avviate dalla locale Squadra Mobile – Sezione Reati contro la Persona – la mattina del decorso 7 aprile nell’immediatezza dei fatti.
Nell’occasione, infatti, personale della Squadra Mobile è intervenuto in questa via Formiche n. 2 ove, su richiesta di alcuni astanti, era stata segnalata la presenza di un loro conoscente all’interno di una abitazione che, da una visione esterna, era disteso sul letto e non rispondeva ai loro richiami.
Gli agenti operanti, pertanto, dopo aver richiesto l’intervento del personale del 118 e dei VV.FF., hanno forzato la porta d’ingresso chiusa a chiave e, introdottisi all’interno, hanno constatato che l’uomo era deceduto e che vi erano copiose tracce ematiche sui suoi abiti e sul pavimento.
Sul posto è intervenuto anche personale della locale Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica che ha esperito il sopralluogo giudiziario, consentendo anzitutto di rinvenire un coltello a serramanico compatibile con l’arma utilizzata per compiere l’atto, ed il soggetto è stato identificato in NICOTRA Santo (classe 1941), pensionato, incensurato.

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Da una preliminare ispezione esterna il medico legale intervenuto ha rilevato che NICOTRA presentava delle ferite d’arma da taglio al collo e al tronco, compatibili con eventuali azioni autolesionistiche, ma a seguito della ricognizione cadaverica, eseguita presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico “G.Rodolico-San Marco”, sono state riscontrate ulteriori ferite d’arma da taglio sul dorso riconducibili, certamente, ad un’azione di natura omicida.
Il prosieguo dell’attività investigativa ha permesso poi di acquisire le dichiarazioni di numerose persone informate sui fatti, le quali, fra le varie circostanze, hanno riferito anche di un rapporto di conoscenza della vittima con un cinquantenne calvo, successivamente individuato nel predetto GEMMA Agatino (classe 1971), il quale nel 2006 era stato sottoposto a precedente provvedimento di fermo per l’omicidio tramite accoltellamento di una prostituta straniera sulla strada statale Catania-Gela.
È stato altresì acquisito un video in cui si notava un uomo, dalle caratteristiche fisiche corrispondenti a quelle di GEMMA, introdursi da solo il decorso 30 marzo nella suddetta abitazione e fuoriuscirne alcune ore dopo chiudendo a chiave la porta.
Alla luce delle suddette risultanze, GEMMA Agatino è stato prelevato presso il reparto di psichiatria del locale presidio ospedaliero “Garibaldi-Centro”, in cui si era recato volontariamente il 2 aprile u.s., ed accompagnato presso gli Uffici della Squadra Mobile ove, alla presenza del Sostituto Procuratore della Repubblica procedente e del difensore di fiducia, è stato sottoposto ad interrogatorio in cui ha confessato l’efferato delitto scaturito per un debito di € 300,00 non estinto dalla vittima.

In tale sede GEMMA ha riferito altresì che, al fine di non essere individuato, si è disfatto di alcuni effetti personali della vittima e dei propri abiti, che presentavano alcune macchie di sangue, e che l’indomani si è nascosto fuori Catania per poi decidere di ricoverarsi autonomamente.
Stante quanto esposto, sulla base del quadro probatorio acquisito, questa Autorità giudiziaria ha emesso il decreto di fermo di indiziato di delitto per il reato di omicidio volontario, aggravato da motivi abietti e futili, nei confronti di GEMMA Agatino, il quale, dopo le formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale di Enna.
Ieri, ad esito dell’udienza di convalida, ritenendo la sussistenza della gravità indiziaria, il G.I.P. presso il Tribunale di Catania ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di GEMMA Agatino per il reato ascrittogli.

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