Più di quattrocento studenti si sono collegati quest’oggi alla piattaforma telematica dell’Ateneo di Catania per partecipare ad un’attività didattica elettiva (ADE) e integrativa dedicata alle malattie rare in Sicilia.
Gli studenti di Medicina e Chirurgia e di Biotecnologie Mediche, nonché del Master in Discipline Regolatorie del Farmaco hanno potuto assistere alle lezioni dei maggiori esperti dell’area in un collegamento di quattro ore che è stato organizzato e coordinato dal Prof. Filippo Drago, Ordinario di Farmacologia presso il Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche, già protagonista di iniziative analoghe nel recente passato per l’aggiornamento in materia di terapie e vaccini anti-COVID.
L’iniziativa, realizzata in collaborazione con le Associazioni studentesche Arcadia e Sanilab, era inclusa nell’attività istituzionale della Scuola Superiore di Formazione in Medicina ONLUS (dedita al sostegno di studenti universitari in condizioni di svantaggio fisico, psicologico, economico, sociale o familiare) e aveva lo scopo di fornire agli studenti nozioni sulle malattie rare presenti in Sicilia, argomento non incluso nei programmi di studio del Corso di Laurea in Medicina e in Biotecnologie Mediche.
Dopo la presentazione del Prof. Drago e di Alessandro Guastella di Arcadia, si sono susseguite le lezioni magistrali della Prof.ssa Giovanna Russo, del Prof. Martino Ruggieri, della Prof.ssa Agata Fiumara e della Prof.ssa Patrizia Barone.
Gli interventi riguardavano le malattie rare in ematologia, in neuropediatria, quelle di origine metabolica, e in reumatologia (in particolare la febbre mediterranea familiare).
L’attività didattica elettiva verrà riproposta a settembre per altre malattie rare, in particolare quelle in ambito cardiologico, psichiatrico, gastroenterologico, pneumologico. Sono infatti più di seimila le malattie rare, molte delle quali prive di trattamento efficace.
Diventa particolarmente utile che i futuri operatori sanitari possano avere una conoscenza completa di quest’area della medicina spesso negletta.