Studiare le abitudini alimentari dello studente, ma anche il loro rapporto con il cibo tenendo conto delle emozioni e dei comportamenti e anche dei cambiamenti legati alla pandemia.
È quanto prevede il progetto pilota Healthy-Unict – realizzato nell’ambito del Piano “Piaceri” 2020-2022 dell’Università di Catania – che ha coinvolto 140 studenti di diversi corsi di laurea dell’ateneo. Un’indagine, realizzata nel secondo semestre dell’anno accademico 2020-2021, condotta grazie all’approccio innovativo basato sull’Ecological Momentary Assessment (EMA) in grado di valutare la complessità della dieta e degli stili di vita superando i limiti dei metodi di valutazione dietetica tradizionali.
In particolar modo il mobile EMA – denominato “mEMA” – ha consentito ai ricercatori di raccogliere dati sui partecipanti in real-time e in real-word per mezzo di una web-app realizzata ad hoc, accessibile anche tramite smartphone.
A capo del gruppo di ricerca il principal investigator Martina Barchitta, docente di Igiene generale e applicata al Dipartimento “Ingrassia” dell’Ateneo di Catania. Il team multidisciplinare del progetto è costituito da un gruppo igienisti (Andrea Maugeri, Giuliana Favara e Roberta Magnano San Lio) coordinato dalla prof.ssa Antonella Agodi, direttore del Dipartimento “Ingrassia”, e da un gruppo di informatici (Paolo Marco Riela e Luca Guarnera) coordinato da Sebastiano Battiato, ordinario al Dipartimento di Matematica e Informatica.
«Le evidenze scientifiche supportano l’ipotesi che la dieta, l’attività fisica e altri fattori legati allo stile di vita possono influenzare la salute a lungo termine negli studenti universitari e, inoltre, la pandemia da Covid-19, il lockdown e il distanziamento sociale hanno determinato numerosi cambiamenti relativi alle abitudini alimentari, allo stato fisico e psicologico della popolazione – spiega la prof.ssa Martina Barchitta -. Con queste premesse è stato disegnato il progetto Healthy-Unictche ha l’obiettivo principale di caratterizzare le abitudini alimentari, inclusa l’aderenza alla dieta mediterranea e altri fattori relativi allo stile di vita e il loro rapporto con lo stato nutrizionale, le emozioni e i comportamenti degli studenti dell’ateneo tenendo conto dei cambiamenti imposti dalla pandemia».
Lo studio, approvato dal Comitato Etico Catania 1, ha previsto la compilazione quotidiana da parte dello studente di diversi questionari per cinque giorni consecutivi in una settimana e, infine, un Food Frequency Questionnaire per validare i dati raccolti con gli altri strumenti.
«Al termine della fase pilota gli studenti hanno compilato anche un questionario di gradimento, sulla base di una scala di Likert, per la valutazione dello studio stesso e dell’utilizzo dell’app – ha aggiunto il principal investigator del progetto -. Complessivamente, il gradimento è risultato medio/alto: tutti gli studenti hanno ritenuto l’obiettivo dello studio interessante e in grado di stimolare la loro partecipazione.
La maggior parte ha valutato positivamente anche la web-app sviluppata suggerendo anche alcune modifiche per renderla più funzionale e utilizzabile nel prossimo futuro».
«I risultati dello studio pilota, che sono in fase di analisi consentiranno ai ricercatori di progettare un nuovo studio che verrà condotto nell’anno accademico 2021-2022 coinvolgendo un campione più ampio e rappresentativo di studenti di diversi corsi di studio e anni di immatricolazione – conclude la prof.ssa Barchitta -. I risultati risulteranno utili per identificare i target per il miglioramento della salute e la promozione di stili di vita sani nei giovani adulti e per ridurre il rischio di sovrappeso e di altri outcome avversi».