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Conferenza Episcopale Italiana: la vocazione di Don Sergio Ciresi, vice direttore Caritas diocesana di Palermo

Tra i 33mila preti diocesani segnaliamo in Sicilia, Don Sergio Ciresi, vice direttore della Caritas diocesana di Palermo e parroco di Maria SS Immacolata in Montegrappa, in prima linea durante l’emergenza coronavirus.
Un grazie per il dono dei sacerdoti in mezzo a noi, questo il significato profondo delle offerte deducibili. I nostri preti infatti sono ogni giorno al nostro fianco ma anche noi possiamo far sentire loro la nostra vicinanza.
“Il sacerdote per svolgere il proprio compito ha bisogno di sostegno e supporto per vivere una vita decorosa – sottolinea il responsabile del Servizio Promozione per il sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni – Le offerte rappresentano il segno concreto dell’appartenenza ad una stessa comunità di fedeli e costituiscono un mezzo per sostenere concretamente tutti i sacerdoti, dal più lontano al nostro. Tanto più in questo lungo periodo segnato dal Covid in cui da ormai due anni i preti diocesani continuano a tenere unite le comunità provate dalla pandemia, promuovono progetti anti-crisi per famiglie, anziani e giovani in cerca di occupazione, incoraggiano i più soli e non smettono di servire il numero crescente di nuovi poveri”.

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Nonostante siano state istituite nel 1984, a seguito della revisione concordataria, le offerte deducibili sono ancora poco comprese ed utilizzate dai fedeli che ritengono sufficiente l’obolo domenicale; in molte parrocchie, però, questo non basta a garantire al parroco il necessario per il proprio fabbisogno. Da qui l’importanza di uno strumento che permette a ogni persona di contribuire, secondo un principio di corresponsabilità, al sostentamento di tutti i sacerdoti diocesani e che rappresenta un segno di appartenenza e comunione.
I nostri sacerdoti hanno bisogno della vicinanza e dell’affetto delle comunità – aggiunge Monzio CompagnoniOggi più che mai ci spingono a vivere il Vangelo affrontando le difficoltà con fede e generosità, rispondendo all’emergenza con la dedizione”.
Senza solidarietà non si va da nessuna parte. Ne è convinto don Sergio Ciresi, cinquantaduenne vice direttore della Caritas diocesana di Palermo e parroco di Maria Santissima Immacolata in Montegrappa, al servizio di tutti, nessuno escluso.

Classe 1970, nato a Palermo in una famiglia benestante, di stampo cattolico, amante del mare, da ragazzo ha vissuto inseguendo il divertimento e le mode, fino a un cambio radicale che lo ha portato a diventare sacerdote e a dedicarsi agli ultimi.

 “Ero molto legato alle cose materiali, all’apparenza, all’immagine– spiega Don Sergio Ciresi a Gianni Vukaj, regista di Eccomi la docuserie dedicata alla vocazione al sacerdozio in onda su Tv 2000 (guarda l’intervista integrale https://www.unitineldono.it/le-storie/la-pandemia-e-unoccasione-per-tutti-per-imparare-a-condividere/ ) a tutto ciò che è superfluo. Da ragazzo ero molto mondano, partecipavo alle feste, facevo di tutto per esserci. Nella Palermo degli anni 80- 90 c’erano pochissimi locali, le feste si vivevano a casa ed ero convinto che fosse importante far parte di un certo giro e di avere un determinato look.”

L’attenzione ai più fragili era già nel dna del futuro sacerdote che si occupò, dopo l’ingresso nel mondo del lavoro presso l’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Palermo del Tribunale per i Minorenni del Ministero della Giustizia, anche di servizi di assistenza agli anziani presso il villaggio dell’ospitalità Maria SS. immacolata – (OPCER) e all’Ismett, oltre che presso l’Ufficio Catechistico Diocesano.

 

Una vicinanza alla Chiesa sempre presente sin da quando era ragazzo ed andava a messa tutte le domeniche con la mamma. Poi la scoperta della vocazione che lo ha portato alla scelta del sacerdozio da adulto, a 47 anni.

Oggi Don Sergio si confronta quotidianamente con le fasce più deboli che, in una città come Palermo duramente colpita dall’emergenza coronavirus, hanno avuto molte difficoltà dovute al reddito insufficiente o alla disoccupazione. In questo contesto il Don rappresenta una mano tesa per tanti.

“Mi capita di fare dormire persone in canonica per alcune notti – aggiunge il parroco– e di dare corpo ad alcuni sogni. La scorsa estate, ad esempio, sono riuscito ad organizzare, grazie alla provvidenza divina, dei fine settimana al mare per famiglie povere. Un’iniziativa rivolta a persone che non vanno mai in vacanza, che non sanno cosa sia andare in spiaggia e fare un bagno al mare. Un piccolo gesto che ha significato tanto per loro”.

Il suo impegno per una Palermo più inclusiva e più attenta ai diritti degli invisibili gli è valso l’importante riconoscimento delle “Tessere preziose del Mosaico Palermo”, una delle onorificenze più alte che Palermo assegna a quanti hanno dato il proprio contributo al tessuto sociale della città

La Tessera, conferita il 4 gennaio 2021 dal sindaco Leoluca Orlando, parla di un sacerdote “attento all’essenziale ed ai poveri della città”, come si legge nelle motivazioni, soprattutto in un lungo periodo segnato dalla pandemia e dalle sue ricadute sociali ed economiche, “è quello di chi sa di essere “pane spezzato” per tutti coloro che chiedono aiuto”.

 

Oggi più di prima, a mio avviso, siamo chiamati ad essere testimoni – conclude Don Sergio come lo sono state le comunità nascenti e gli apostoli. La pandemia deve aiutare tutti, e noi preti per primi, a capire che senza condivisione, senza solidarietà, non andiamo da nessuna parte. Questo stile di vita ci porterà davvero a ottimizzare le risorse”.

 

Questa è solo una delle tantissime storie di salvezza e aiuto portate avanti sul territorio da sacerdoti, impegnati in prima linea, e dalle loro comunità. I sacerdoti sono sostenuti in queste opere dalle offerte liberali dedicate al loro sostentamento.

Nel sito www.unitineldono.it è possibile effettuare una donazione ed iscriversi alla newsletter mensile per essere sempre informati su storie come queste che, da nord a sud, fanno la differenza per tanti.

 

Le Offerte per i sacerdoti, diverse da tutte le altre forme di contributo a favore della Chiesa cattolica, sono espressamente destinate al sostentamento dei preti diocesani. Dal proprio parroco al più lontano.  Ogni fedele è chiamato a parteciparvi. L’Offerta è nata come strumento per dare alle comunità più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose.

Le offerte raggiungono circa 33.000 sacerdoti al servizio delle 227 diocesi italiane e, tra questi, anche 300 sacerdoti diocesani impegnati in missioni nei Paesi del Terzo Mondo e 3.000 sacerdoti, ormai anziani o malati, dopo una vita spesa al servizio agli altri e del Vangelo. L’importo complessivo delle offerte nel 2020 si è attestato sopra gli 8,7 milioni di euro rispetto ai 7,8 milioni del 2019. È una cifra ancora lontana dal fabbisogno complessivo annuo necessario a garantire a tutti i sacerdoti una remunerazione pari a circa mille euro mensili per 12 mesi.

 

 

 

 

 

 

 

Conferenza Episcopale Italiana

SERVIZIO PER LA PROMOZIONE

DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA

Allegato 1

La raccolta storica delle Offerte Insieme ai sacerdoti

destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero

 

Nella tabella che segue sono raccolti i dati storici sulla raccolta annuale delle Offerte Insieme ai sacerdoti, destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero (I.C.S.C.) che le distribuisce ai circa 33 mila sacerdoti diocesani, dal 1989 al 2020.

 

Dati storici sulla raccolta annuale delle Offerte Insieme ai sacerdoti

(Fonte: elaborazione C.E.I. su dati dell’I.C.S.C.)

        Anni Donazioni (migliaia di €) Numerosità

delle offerte

Numerosità

degli offerenti*

Offerta media

(in €)

1989 13.193 105.704 98.367 125
1990 20.377 175.132 139.821 116
1991 21.232 185.370 143.124 115
1992 23.535 211.138 168.051 111
1993 22.492 189.213 152.362 119
1994 23.736 196.417 163.018 121
1995 22.397 190.057 156.395 118
1996 21.879 203.044 162.825 108
1997 21.773 197.588 155.712 110
1998 21.398 192.072 150.781 111
1999 20.553 189.475 148.049 108
2000 20.031 181.453 143.091 110
2001 19.293 182.634 143.476 106
2002 19.036 182.272 143.215 104
2003 18.326 176.801 140.280 104
2004 18.229 177.890 138.682 102
2005 17.470 169.764 133.411 103
2006 16.369 155.501 122.643 105
2007 16.803 171.544 128.943 98
2008   16.562 160.878 120.607 103
2009 14.908 147.065 114.481 101
2010 14.017 137.319 106.556 102
2011 12.794 126.940 99.207 101
2012 11.837 113.093 88.881 105
2013 11.251 117.272 88.309 96
2014 10.546 110.831 81.996 95
2015 9.687 97.582 71.822 99
2016 9.366 99.906 78.330 94
2017 9.609 102.820 78.176 94
2018 8.801 98.926 74.928 89
2019

2020

7.837

8.718

85.756

109.983

66.509

78.853

91

79

 

*dal 1989 al 2015 sono esclusi i donatori che hanno fatto un’offerta tramite il canale bancario, invece inclusi a partire dal 2016
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SERVIZIO PER LA PROMOZIONE

DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA

 

Allegato 2

 

Il fabbisogno per il sostentamento del clero anno 2020

 

 

Nel consuntivo relativo al 2020, il fabbisogno complessivo annuo per il sostentamento dei sacerdoti è ammontato a 529,9 milioni di euro lordi, comprensivi delle integrazioni nette mensili ai sacerdoti (12 l’anno), delle imposte Irpef, dei contributi previdenziali e assistenziali e del premio per l’assicurazione sanitaria.

A coprire il fabbisogno annuo provvedono: per il 16,5% in prima battuta gli stessi sacerdoti, grazie agli stipendi da loro percepiti (per esempio quali insegnanti di religione o per il servizio pastorale nelle carceri e negli ospedali); per il 7,3% le remunerazioni percepite dagli enti presso cui prestano servizio pastorale (parrocchie e diocesi). Il resto è coperto per il 5,4% dalle rendite degli Istituti diocesani per il sostentamento del clero, per il 70,8% dall’Istituto Centrale Sostentamento Clero attraverso le Offerte deducibili per il sostentamento del clero e con una parte dei fondi derivanti dall’8xmille. Nel 2020 le fonti di finanziamento sono state:

 

 

                            Totale (milioni di euro)                           529,9         100%      

 

Remunerazioni proprie dei sacerdoti          87,5         16,5%

Parrocchie ed enti ecclesiastici                   38,8           7,3%

Redditi degli Istituti diocesani                    28,4           5,4%

Offerte per il sostentamento                          8,7           1,6%

Quota dall’otto per mille                           366,5         69,2%

 

 

 

Sono stati quasi 33mila i sacerdoti secolari e religiosi a servizio delle 227 diocesi italiane: 30.648 hanno esercitato il ministero attivo, tra i quali circa 300 sono stati impegnati nelle missioni nei Paesi del Terzo Mondo come fidei donum, mentre 2.724 sacerdoti, per ragioni di età o di salute, sono stati in previdenza integrativa.

 

 

Conferenza Episcopale Italiana

 

SERVIZIO PER LA PROMOZIONE

DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA

 

Allegato 3

 

Modalità per fare un’Offerta per il sostentamento dei sacerdoti

Per sostenere i sacerdoti diocesani con le Offerte Uniti nel dono, si hanno a disposizione 4 modalità:

1 – Conto corrente postale

Si può utilizzare il c/c postale n. 57803009 per effettuare il versamento alla posta.

2 – Carta di credito

Grazie alla collaborazione con Nexi, i titolari di carte di credito Mastercard e Visa possono inviare l’Offerta, in modo semplice e sicuro, chiamando il numero verde 800 825000 oppure collegandosi al sito Internet www.unitineldono.it/dona-ora/

  1. Paypal

Si può donare tramite paypal in modo veloce e sicuro selezionando questa opzione sul sito al momento della donazione.

4- Versamento in banca

Si può donare con un bonifico sull’iban IT 90 G 05018 03200 000011610110 a favore dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero specificando nella causale “Erogazioni Liberali” ai fini della deducibilità.

L’elenco delle altre banche disponibili a ricevere un ordine di bonifico è consultabile su www.unitineldono.it/dona-ora/.

5 – Istituti Diocesani Sostentamento Clero

Si può anche effettuare il versamento direttamente presso gli Istituti Diocesani Sostentamento Clero (elenco Istituti Diocesani Sostentamento Clero www.unitineldono.it/lista-idsc).

L’offerta è deducibile.

Il contributo è libero. Per chi vuole queste Offerte sono deducibili dal proprio reddito complessivo, ai fini del calcolo dell’Irpef e delle relative addizionali, fino ad un massimo di 1032,91 euro annui. L’Offerta versata entro il 31 dicembre di ciascun anno può essere quindi indicata tra gli oneri deducibili nella dichiarazione dei redditi da presentare l’anno seguente. Conservare la ricevuta del versamento.

 

 

 

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