Si saprà soltanto dopo Natale se Bruno Contrada ha diritto a un risarcimento per l’arresto subito e la condanna avuta per concorso esterno in associazione mafiosa. La Corte d’appello di Palermo, presieduta da Adriana Piras, giudici a latere Mario Conte e Luisa Anna Cattina, si è riservata sulla decisione. La sentenza venne condannata dalla Corte europea per i diritti dell’uomo. Lo scorso 25 giugno la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso dell’avvocato Stefano Giordano, aveva annullato con rinvio l’ordinanza con la quale la Corte d’Appello di Palermo aveva rigettato la domanda di riparazione per ingiusta detenzione formulata nell’interesse di Bruno Contrada “per la pena sofferta con effetto della sentenza dichiarata ineseguibili e improduttiva di effetti penali dalla Cassazione del 2017”. Nel gennaio 2021 la Cassazione aveva annullato con rinvio l’ordinanza di risarcimento della Corte d’Appello di Palermo che aveva riconosciuto all’ex 007 la riparazione per ingiusta detenzione, quantificandola in 667.000 euro.
Dopo il no dei giudici di Appello, dunque, oggi la questione è stata affrontata nuovamente dai giudici d’Appello, che adesso, entro un mese circa, dovranno rivalutare il ricorso presentato dall’avvocato Giordano. Dopo la prima bocciatura, il legale aveva contestato violazione “per ben due volte il giudicato della Corte Europea, su cui il giudice interno non ha alcun margine di discrezione.
Terranova/Adnkronos