(Adnkronos) – “Non doversi procedere nei confronti degli imputati per intervenuta prescrizione”. E’ quanto ha chiesto il sostituto procuratore generale di Roma nel processo di Appello per la morte di Giovanna Fatello, la bambina di 10 anni, deceduta nel 2014 durante un intervento all’orecchio nella clinica Villa Mafalda nella Capitale. Imputati sono i due anestesisti Pierfrancesco Dauri e Federico Santilli, condannati in primo grado a due anni per omicidio colposo, con pena sospesa e subordinata al pagamento di una provvisionale di 550mila euro in favore dei familiari.
“Giovanna stava benissimo, non sono emerse patologie cardiache pregresse – ha detto in aula l’avvocato di parte civile Gianluca Tognozzi –. Giovanna è morta per la condotta degli anestesisti. Dopo aver somministrato l’anestetico a Giovanna, l’anestesista si è allontanato dalla sala operatoria e ha fatto una telefonata di 42 secondi, lui doveva essere presente in sala per legge e, invece, si è assentato. C’è stata inoltre una omertà assoluta da parte di tutti i presenti in sala operatoria” ha aggiunto l’avvocato chiedendo la conferma delle statuizioni civili. “Come parte civile siamo delusi per l’intervenuta prescrizione, avremmo gradito una sentenza di conferma – afferma l’avvocato di parte civile, Orazio Labianca – ora vedremo l’esito di questo processo il 30 maggio, siamo fiduciosi”.