“Pietra madre” (68’, 2024, Italia) ha vinto il premio del pubblico al Taormina Film Festival. Il documentario sull’Etna è stato scritto e diretto dai registi siciliani Daniele Greco e Mauro Maugeri, e ha ottenuto il punteggio più alto grazie ai voti del pubblico presente in sala durante la proiezione.
«È un film che parla della Sicilia e del legame che abbiamo con questa terra», ha detto Giulia Iannello, produttrice esecutiva del documentario, durante la premiazione al Teatro Antico di Taormina. «L’Etna ci strega, ci ammalia – ha proseguito Iannello – e a volte ci fa anche avere paura, ma è una paura sana e legittima di un elemento naturale che va rispettato. È questo che volevamo raccontare nel film e siamo contenti che il pubblico lo abbia apprezzato».
“Pietra madre” ha ottenuto il riconoscimento del pubblico come Miglior film nella sezione “Officina Sicilia”. «Da quando siamo bambini, per noi “il grande cinema” passa dal festival di Taormina – è intervenuto il regista Greco, ritirando la targa – È una gioia essere qui, soprattutto con questo film. Perché è il film che volevamo fare, ha un approccio estremamente personale soprattutto dal punto di vista visivo e narrativo».
A consegnare il premio è stata l’assessora regionale allo Spettacolo Elvira Amata, in compagnia di Marco Müller, direttore artistico del Taormina Film Festival di quest’anno. “Pietra madre” è il racconto per immagini e suoni delle vite di quattro personaggi che, ciascuno a suo modo, respirano insieme al vulcano: il vulcanologo dell’Ingv Boris Behncke; padre Samson Socorro Fernandes, sacerdote della chiesa di Pennisi (frazione di Acireale); Bahman Alaj, professore spirituale iraniano; e Nunzia Testa, detentrice delle tradizioni curative siciliane.