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Valtidone, Ziano Piacentino, Sette Colli in Malvasia: quando la rete vitivinicola funziona tra gli italiani “appassionati” dell’Emilia – Romagna

Ziano Piacentino(PC) - Nell'incantevole borgo della Val Tidone, domenica 29 settembre, si è svolta la 72ª edizione della Festa dell'Uva, in concomitanza con la Sette Colli in Malvasia, seconda tappa della rassegna Valtidone Wine Fest

La rete di conoscenze, la rete che ti porta fuori dal tuo orticello e dalla tua isola, è la rete di cui le istituzioni preposte si riempiono la bocca di teorie astruse e improponibili, ma la rete siamo noi. È la base che costruisce il territorio, gli usi e costumi che poi le norme democratiche sono costrette a dirimere. Ricordiamoci però che la base è costituita da persone appassionate, curiose e professionali, e soprattutto “italiane” senza vincoli di regioni, città, paesi e luoghi. Soprattutto perché queste “persone”  hanno in comune un’idea e un “oggetto” trasversale: la vite, il vino, il territorio. Dobbiamo ringraziare Piazza Scammacca e Onav Catania che ci hanno permesso di conoscere Enrico Sgorbati di Torrefornello, un’incantevole e tranquilla frazione di Ziano Piacentino, durante una cena regionale su l’Emilia-Romagna che col suo vino e gli abbinamenti della serata ci ha “folgorato”!!!

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Per cui a distanza di alcuni mesi organizzare un tour di otto giorni nella Val Tidone presso Ziano Piacentino sui Sette Colli Piacentini, non dimentichiamolo, è stata una delle più belle esperienze vissute in collegamento tra territorio vino, cibo, accoglienza che ci poteva capitare. “Una ricarica psicofisica insieme a tante belle scoperte” – mi confida il direttore di SiciliaReport dott. Paolo Zerbo. Abbiamo conosciuto uno spaccato del comune più vitato d’Italia, appunto Ziano Piacentino. E abbiamo conosciuto anche dei produttori che si rispettano e che si vogliono bene come una grande famiglia. Abbiamo intervistato quasi tutte le persone che abbiamo incontrato e cercheremo di raccontarvi nei prossimi articoli e video le loro storie di famiglia e le loro esperienze sul territorio, un mondo che non conoscevamo e che vorremmo condividere con i nostri lettori.

 

Un territorio di confine che ha subito guerre, invasioni e devastazioni, e che noi isolani abbiamo pure condiviso sotto certi punti di vista, ma che duravano di più come “invasione”. Noi siciliani abbiamo altre storie rispetto agli italiani delle zone di confine.

 

Durante il tour – ci spiegavano – attraversando la strada in questo punto, dal comune di Pavia si cambia regione andando dall’Emilia in Lombardia – là in fondo, quella è Milano e a destra Cremona, guardando a sinistra, un po’ a nord ovest c’è il Piemonte e a sinistra in basso la Liguria – racconta Enrico Sgorbati di Torrefornello. A volte ci raccontavano che fino ad alcuni decenni fa questo era territorio piemontese. Ah già! L’Italia era merce di scambio per le potenze estere, ma siamo vicini pure alla Liguria e più a sud con la Toscana, in questa parte che si chiama Emilia, perché dall’altra parte che si chiama Romagna, si confina anche con le Marche e con il Veneto e la Repubblica di San Marino.

Ma questa storia del doppio nome? Io da buona romagnola per metà da parte di madre, non ero mai andata prima di Bologna, a ovest verso l’Emilia, e tutto mi è apparso nuovo, da collaudare, da diffondere e far ricordare come il vitigno principe di questa zona che è la Malvasia di Candia in tutte le sue declinazioni che anche qui è arrivato “il bere aperitivo come vino bianco” da parte delle nuove generazioni: le bollicine? Anche quelle abbiamo scoperto: vini autoctoni che hanno il loro carattere e la loro nobiltà.

Ma in tutto questo intervistare il sindaco di Ziano Piacentino, Manuel Ghilardelli, il presidente dell’associazione Sette Colli di Ziano, Davide Valla e il presidente del Consorzio Tutela Vini DOC Colli Piacentini, Marco Profumo e poi vedere di persona il lavoro compiuto su un territorio che parla di infiniti vigneti declinati in sinuose vallate, rocche, castelli, in percorsi pedo ciclabili, accoglienza con strutture perfettamente orientate nel territorio, è stato un grande onore. Che dire poi del cibo che resta ancora immutato nelle sue tradizioni compreso i salumi che sono DOP, pancetta, coppa e salame, ma esclusivamente artigianali e infine i vini:  fermi, frizzanti, spumanti secchi e dolci, passiti ed “esilaranti”, e ancora con tutte le sfumature del caso “Sette Colli di Ziano”. Hanno trovato anche un sistema condiviso, per cui tutte le spese comuni per esempio le spedizioni, vengono “convenzionate”, e chi spedisce spesso e tanto o chi spedisce poco rispetto alle proprie dimensioni sostiene, grazie alla convenzione, le stesse spese di costo.

 

Vi racconteremo tutte le storie dei protagonisti in articoli dedicati sul nostro appassionato(pure lui) magazine leculture.it.

 

Intanto vi invitiamo a vedere il video per conoscere questa splendida realtà.

 

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Susanna Basile
Susanna Basilehttp://www.susannabasile.it
Susanna Basile Capo Redattore Psicologa e sessuologa
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