Aumentare la sicurezza, reale e percepita dai cittadini, questo è uno degli obiettivi dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Catania che, l’altra notte, hanno denunciato un 30enne catanese per “porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere”, ferma restando la presunzione di innocenza valevole ora e fino a condanna definitiva.
Grazie alla capillare presenza sul territorio che la Radiomobile garantisce h24, a cui si unisce una profonda conoscenza del tessuto sociale e criminale del luogo, i militari dell’Arma hanno scorto il giovane che, a bordo di una Lancia Y, stava percorrendo il viale Mario Rapisardi e che, alla vista della pattuglia, ha di colpo rallentato, per poi cercare di cambiare repentinamente direzione di marcia, ed evitare di incrociare l’auto militare.
Questo atteggiamento non è passato inosservato agli occhi dell’equipaggio che, perciò, ha deciso di fermarlo per un controllo.
I Carabinieri, dunque, gli hanno intimato l’alt e proceduto alla sua identificazione, oltre a controllare i documenti del veicolo. Durante queste operazioni, il ragazzo ha iniziato a mostrarsi sempre più irrequieto e nervoso, facendo sospettare ai militari che stesse nascondendo qualcosa. A quel punto, gli investigatori hanno deciso di perquisire sia lui che il veicolo e, all’interno delle tasche dei suoi pantaloni hanno trovato un coltello a serramanico da 16 cm, con la lama lunga 7 cm.
L’oggetto è stato immediatamente sequestrato e, sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, il 30enne è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria perché il coltello è uno strumento da taglio atto ad offendere e, quindi, secondo la legge italiana, non si può portare fuori di casa senza un “giustificato motivo” che, ovviamente, il ragazzo non aveva.