CATANIA – Nei giorni scorsi, in vari momenti, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa in data 12.10.2019 dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti di tredici soggetti indagati per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’attività investigativa, congiuntamente condotta dalla Squadra Mobile e dal Commissariato Centrale, supportata da presidi tecnici, ha permesso, nei primi mesi del 2019, di raccogliere gravi indizi di reità a carico di un sodalizio criminale composto da diversi cittadini di etnia africana, principalmente originari del Gambia, che avevano assunto il controllo dello spaccio nel quartiere San Berillo di Catania. Le evidenze probatorie hanno, infatti, dimostrato come gli indagati effettuassero numerosissime cessioni di hashish e marijuana a clienti di ogni età ed estrazione sociale.
Nel corso dell’indagine a riscontro delle attività tecniche, sono stati effettuati numerosi sequestri di sostanza stupefacente nonché arresti in flagranza a carico degli stessi destinatari del provvedimento restrittivo.
Nello specifico sono stati sottoposti alla misura della custodia cautelare in carcere:
1. BAH Omar nato in Senegal (classe 1997), s.f.d.;
2. JARRA Ebrima nato in Gambia (classe 1999), s.f.d.;
3. FADERA Bubaj, nato in Gambia (classe 1999), s.f.d;
4. DARBOE Ibrahim, nato in Mali (classe1989), s.f.d;
5. JUPE Musa, nato in Gambia (classe 1999), s.f.d.
6. DAMPHA Tamba, nato in Gambia (classe 1998), s.f.d.
7. SONKO Fakeba, nato in Gambia (classe1997), s.f.d.
Mentre è stata eseguita la misura cautelare dell’obbligo giornaliero di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di:
1. NJIE Lamin, nato in Gambia (classe 2000), s.f.d.;
2. CEESAY Babau, nato in Gambia (classe 1991), s.f.d.;
3. SENA Ousman, nato in Gambia (classe 1996), s.f.d
Al termine delle attività “chirurgiche” di individuazione e arresto dei responsabili in più riprese, nell’arco di tre giorni, nella mattinata del 29 ottobre, è stato predisposto un mirato servizio conclusivo nel quartiere San Berillo, sia per ricercare gli ultimi due destinatari del provvedimento, al momento irreperibili, sia per supportare l’attività di esecutoria della polizia giudiziaria, sia per dare impulso a nuove iniziative di prevenzione e di repressione dei reati. Infatti, nel corso delle perquisizioni, le unità cinofile della Polizia di Stato hanno rinvenuto, nascosti negli anfratti delle mura delle abitazioni, piccoli quantitativi di sostanza stupefacente già confezionati per la cessione.
Peraltro, alle operazioni ha partecipato un imponente dispositivo che va visto in campo, oltre al personale della squadra Mobile etnea, agenti del Commissariato Centrale, degli Artificieri e della squadra Cinofili dell’UPGSP, del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale e del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica S.O.; dall’alto, a vigilare da una visuale d’eccezione, un equipaggio del reparto Volo della Polizia di Stato di Palermo, a bordo di un elicottero per un totale di oltre 100 uomini che hanno letteralmente interdetto l’area.
Con la caratterizzazione della maggiore incisività dell’azione della Polizia di Stato sul territorio, l’operazione “The Wall” s’incardina pienamente nella strategia di controllo del territorio già intrapresa dal Questore Mario Della Cioppa ed è in linea con i quotidiani piani di controllo ordinario e straordinario del territorio e con l’azione, altrettanto significativa, della Procura della Repubblica e si propone lo scopo di riaffermare (ove ve ne fosse bisogno) che nella città di Catania non esistono zone franche o livelli insondabili di illegalità che si contrappongono alle regole del vivere civile e alla sicurezza dei cittadini.
E, in effetti, i risultati non sono mancati: oltre all’esecuzione dei provvedimenti cautelari e al già cennato sequestro di stupefacenti, gli uomini della Polizia di Stato hanno identificato decine e decine di persone di nazionalità straniera, accompagnandone tredici negli uffici della Questura, per più approfonditi accertamenti. Dopo essere stati compiutamente identificati, sette di essi sono stati destinatari di un provvedimento di espulsione che, per due di loro, è stato immediatamente eseguito con l’accompagnamento al C.P.R. di Caltanissetta – Pian del Lago.
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Un altro accompagnamento, ma questa volta direttamente oltre i limiti di frontiera, è stato, altresì compiuto, sempre nella giornata di ieri, nei confronti di un albanese, già arrestato nel 2014 e scarcerato nella giornata di ieri. Giusta convalida del Giudice di Pace, l’uomo è stato prelevato dai poliziotti e immediatamente condotto oltre i limiti nazionali.