(Adnkronos) – Da quando si acquistano alla loro scadenza, i farmaci iniziano un ‘viaggio’ che ha delle tappe importanti che vanno dalla corretta gestione allo smaltimento. Importante quindi essere sempre informati sulla corretta assunzione, conservazione e sul corretto smaltimento del farmaco. Per questo Federchimica Assosalute ha presentato la campagna ‘Non mi scadere sui farmaci’. “In primis occorre leggere attentamente e sempre le istruzioni all’interno del foglietto illustrativo e seguire le istruzioni del medico o del farmacista. Ma soprattutto i farmaci vanno conservati in un determinato modo – sottolinea la campagna – Se non ci sono indicazioni precise all’interno del foglietto illustrativo, vanno lasciati in un luogo fresco e asciutto a una temperatura non superiore ai 25 gradi, evitando sempre l’esposizione diretta a fonti di calore. Vanno evitati poi i forti sbalzi di temperatura e la troppa umidità. Poi se il medicinale che si utilizza abitualmente appare diverso nell’aspetto o presenta dei difetti, prima di assumerlo è bene consultare il medico o chiedere consiglio a un farmacista. Se, dunque, il medicinale risulta diverso nel colore, nell’odore o nella consistenza, è probabile che vi sia stata un’alterazione”.
Ma come si smaltiscono? “Se il farmaco è terminato, differenziare le componenti della confezione (per esempio scatola e blister) secondo le indicazioni del proprio comune – spiega il vademecum di Assosalute – In caso di farmaci scaduti, differenziare la scatola e buttare il farmaco negli appositi contenitori davanti le farmacie o portarli nelle isole ecologiche. In caso di formulazioni liquide, non sciacquare i residui del farmaco se esaurito e, se scaduto, non svuotare la confezione ma portarla negli appositi contenitori. Far riferimento al farmacista o al proprio comune su quali siano le corrette procedure di smaltimento dei farmaci”.
Perché i farmaci vanno differenziati? Quali i rischi per l’ambiente? I medicinali rientrano fra i rifiuti urbani pericolosi
e non possono essere buttati nella pattumiera. Mentre la scatola esterna di cartone e il foglietto illustrativo vanno buttati nella carta, il farmaco va portato, all’interno della propria confezione o blister, nei cesti dedicati allo smaltimento di questi prodotti che si possono trovare nelle farmacie. In questo modo entrano nel percorso di trattamento specifico dei rifiuti speciali. Altra cosa da non fare mai è svuotare i flaconi di farmaci, per esempio antibiotici in sciroppo, negli scarichi di casa. I medicinali, infatti, possono finire nei fiumi e nei mari attraverso le acque reflue, aumentando così il rischio di selezionare batteri resistenti.
Quanto dura un farmaco dopo la scadenza? Quello che normalmente può succedere è che si perde efficacia. Gli studi ad oggi disponibili, che hanno valutato questo aspetto, dimostrano che per periodi anche molto distanti dalla data di scadenza questa cosa non si verifica.