(Adnkronos) – E’ arrivato il giorno della verità per Donald Trump, il giorno in cui si dovrà consegnare alle autorità e gli verranno notificate le accuse per le quali è stato incriminato nel caso Stormy Daniels.
Ecco come si dovrebbe svolgere la giornata:
L’ex presidente, che è arrivato ieri a New York dalla Florida ed ha passato la notte alla Trump Tower, si recherà, scortato dagli agenti del Secret Service, nel palazzo della procura di Manhattan, dove si trova l’ufficio del procuratore distrettuale Alvin Bragg, per consegnarsi alle autorità. Questo dovrà avvenire prima dell’udienza che è prevista per le 14.15, le 20.15 in Italia.
Subito dopo ci sarà quello che negli Stati Uniti viene chiamato il “processing”, l’identificazione dell’arrestato, con il rilevamento delle impronte digitali e le foto segnaletiche. Ma questo potrebbe anche non avvenire visto che l’ex presidente degli Stati Uniti non è a rischio di fuga, affermano esperti consultati da Abcnews. Esclusa anche la possibilità che Trump venga ammanettato. “Credo che sarà l’identificazione tipica non prenderà più di 20-30 minuti, non ci saranno manette”, ha detto l’avvocato di Trump, Joe Tacopina.
Concluso questo procedimento, Trump, passando attraverso una serie di passaggi, corridoi e ascensori protetti, verrà scortato nell’aula di tribunale dove si dovrà svolgere l’udienza di “arraignment”, cioè della notifica delle accuse, con la lettura delle incriminazioni contestate da Bragg all’ex presidente. Sempre oggi queste incriminazioni dovrebbero essere, per la prima volta, rese pubbliche.
Nonostante l’enorme attenzione mediatica, non vi sarà diretta televisiva visto che il giudice Juan Merchan non ha accolto la richieste delle emittenti, a cui si opponevano i legali di Trump. Dopo la notizia delle accuse, a Trump verrà chiesto come si dichiara, e l’ex presidente si dichiarerà innocente, hanno ripetuto i suoi avvocati.
A questo punto il giudice dovrà decidere se rilasciare Trump con o senza cauzione, cosa più probabile, prima di fissare la nuova udienza. E’ rarissimo che i giudici decidano la custodia cautelare per crimini ‘white-collar’, crimini finanziari come quello di cui è accusato Trump, che avrebbe illecitamente registrato come spese legali i 130mila dollari pagati per comprare il silenzio della porno star Stormy Daniels.
In qualche caso, soprattutto se c’e’ pericolo di fuga, il giudice può decidere delle restrizioni, come il ritiro del passaporto o limitazioni dei movimenti. Ma non si ritiene che si possa in questo caso arrivare a questo.
Prima di fissare la nuova data, il giudice darà agli avvocati di Trump la possibilità di presentare delle istanze: Tacopina ha già chiarito che assumeranno da subito una linea aggressiva, con mozioni per l’archiviazione di un caso ritenuto pura persecuzione politica, o la richiesta di spostare la sede del processo. Finita l’udienza, Trump dovrebbe uscire dal tribunale di Manhattan, scortato, sempre dagli agenti del Secret Service, che nei giorni scorsi hanno fatto sopralluoghi per individuare le vie di accesso, e di uscita dall’edificio, più sicure.
Rimane, comunque, l’incognita riguardo alla possibilità, ventilata in queste ore, che Trump voglia invece presentarsi al pubblico già a New York per fare una dichiarazione, senza aspettare il rientro in Florida. A Mar-a-Lago infatti è tutto pronto per il discorso che l’ex presidente pronuncerà subito dopo il suo rientro, verso le 20 ora locale, di fronte ai suoi sostenitori nella sua residenza-resort.