Un progetto fatto di passione, cura e sostenibilità attraverso l’adozione di vigneti nelle Langhe Patrimonio Unesco. È “Adotta un filare”, l’iniziativa che la cantina Josetta Saffirio ha ideato per condividere la straordinarietà del proprio territorio attraverso i suoi vini.
Le Langhe, conosciute per la loro eccezionale bellezza e le vigne secolari, rappresentano non solo un paesaggio vitivinicolo di fama mondiale, ma anche un ecosistema interconnesso dal valore inestimabile. È in questo contesto che Sara Vezza continua con passione l’opera dei suoi predecessori, impegnandosi in una viticoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente, valorizzando al meglio le caratteristiche uniche del terroir che custodisce ora anche insieme a Renzo Rosso e la holding Brave Wine di cui fa parte dal 2023. “Essere contadino significa vivere la grande responsabilità della terra che abbiamo ereditato e che lasceremo ai nostri figli“, afferma Sara Vezza, parole che esprimono la connessione profonda tra i valori che ispirano la cantina di Monforte d’Alba e il progetto “Adotta un filare“. Un’iniziativa che permette agli appassionati del Barolo di entrare in contatto diretto con la terra e le tradizioni di questa area vinicola, offrendo un’esperienza unica nel suo genere di coltivazione diretta e partecipazione attiva alla vita del vigneto. “”Adotta un filare” – spiega Sara Vezza – nasce con l’obiettivo di far scoprire il ciclo di vita della vite e la produzione del Barolo DOCG, offrendo la possibilità di seguire da vicino tutte le fasi, dalla potatura alla vendemmia, fino alla vinificazione. Con l’adozione di un filare di Nebbiolo, gli adottanti non solo supportano la biodiversità e la sostenibilità ambientale, ma partecipano alla creazione di un prodotto che rappresenta la sintesi perfetta tra il lavoro dell’uomo e la generosità della natura.”
La cantina propone tre diversi progetti di adozione, ognuno caratterizzato da un’esperienza distintiva.
Il primo permette di avere il proprio filare intestato o di regalare l’intestazione e vivere l’emozione di veder crescere i propri grappoli di Barolo DOCG dalla vigna alla cantina, ricevendo poi 6 bottiglie di Barolo DOCG con etichette personalizzabili oltre a poter partecipare a iniziative speciali promosse dalla cantina. Il secondo offre l’opportunità di adottare un filare nella prestigiosa Vigna Persiera, nota per il suo eccezionale terroir che conferisce longevità e personalità marcata al vino. In questo caso, oltre ai privilegi riservati, si riceveranno 4 bottiglie, di cui due Magnum del pregiato Barolo DOCG Persiera personalizzabili nell’etichetta. Il terzo progetto, nella Vigna Millenovecento48, invita gli adottanti a partecipare alla produzione di un Barolo Riserva DOCG, da un vigneto storico impiantato nel 1948. In questo caso, saranno 3 le bottiglie di Barolo Riserva DOCG Millenovecento48 personalizzabili da ritirare dopo una notte passata in una location immersa nelle Langhe.
Sara Vezza spiega: “Ogni adottante non solo entra in possesso di una parte del nostro patrimonio vitivinicolo, ma si immerge in un processo educativo e coinvolgente. Riceveranno bottiglie del vino dal proprio filare, personalizzate e con etichette esclusive, aggiornamenti costanti e inviti a eventi speciali, creando così un legame duraturo con la terra e la nostra cantina; quest’anno il momento clou sarà il 5-6 ottobre quando si svolgerà la vendemmia degli adottanti.”
La proposta di “Adotta un filare” non è solo sono un tributo alla ricchezza enologica delle Langhe, ma rappresenta un modo originale e significativo di avvicinarsi al mondo del vino. Adottare un filare significa infatti entrare in una comunità che condivide la passione per il vino di qualità, sostenendo al contempo pratiche agricole responsabili e attente all’ambiente. Ecco, quindi, che l’iniziativa rappresenta molto più di una semplice “adozione”, ma diventa un’esperienza enoturistica immersiva e arricchente che connette gli adottanti con la terra, la storia e l’arte del fare vino nelle Langhe, rendendo ogni partecipante protagonista di una tradizione vitivinicola di eccellenza mondiale.
L’adozione di un filare è diventato anche il premio che a partire dal 2022 Josetta Saffirio ha attribuito a delle donne, comunicatrici del mondo del vino, che si sono distinte nel loro lavoro. Come adottanti sono state premiate fino ad ora con un proprio filare la giornalista televisiva Tessa Gelisio, la scrittrice e influencer Laura Donadoni e l’ambasciatrice del vino italiano nel mondo Stevie Kim.
Josetta Saffirio è una realtà con oltre due secoli di tradizione vitivinicola a Monforte d’Alba. Fondata da Ernesto Saffirio, l’eredità è passata alla figlia Josetta e oggi alla nipote Sara Vezza, imprenditrice che ha portato oggi l’azienda alla certificazione Biodiversity Friend. L’impegno verso la sostenibilità concreta e la riduzione dell’impatto ambientale sono le caratteristiche di questa azienda vitivinicola che, mantenendo salde le proprie radici, guarda con coraggio al futuro.