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Vini e Terre di Francia: L’Alsazia e il Domaine Fernand Engel

Il nome "Alsazia" è riconducibile al termine della lingua alto-tedesca antica Ali-saz o Elisaz, che significa “dominio straniero”. Una spiegazione alternativa può essere ricondotta alle lingue germaniche e al termine Ell-sass, che significa "situata sull'Ill", un fiume alsaziano

Il nome “Alsazia” è riconducibile al termine della lingua alto-tedesca antica Ali-saz o Elisaz, che significa “dominio straniero”. Una spiegazione alternativa può essere ricondotta alle lingue germaniche e al termine Ell-sass, che significa “situata sull’Ill”, un fiume alsaziano. La regione, parte storicamente della Lorena, costituiva un’area del Sacro Romano Impero e fu gradualmente annessa alla Francia nel XVII secolo, divenendo poi formalmente una delle province della Francia.

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L’Alsazia è sempre stata una terra tedesca situata in Francia. E viceversa cioè una terra francese situata in Germania. Ma in realtà non esistendo per ancora molti secoli né l’una e né l’altra nazione almeno come noi consideriamo i confini oggi delle nostre nazioni, tedeschi e francesi convivevano più o meno pacificamente.

A differenza delle regioni confinanti, l’Alsazia non ha mai conosciuto un periodo di unità e autonomia. Per molti secoli fu suddivisa in piccole zone politiche e in passato fu perlopiù sottomessa al Sacro Romano Impero. In realtà l’Alsazia, durante tutto il Medioevo, fu costituita da un mosaico di signorie, di fatto autonome, accanto alle quali le principali città, sottrattesi alle autorità feudali, costituirono una lega, la Decapoli alsaziana (1354), sotto la protezione dell’imperatore ma di fatto indipendente. Poco dopo anche Strasburgo si emancipò dalla signoria vescovile.

Tale situazione perdurò fino al 1792, quando, con l’abolizione dei feudi in Francia, seguì il sequestro e lo spossessamento delle ultime reliquie dell’impero nella regione. Fino a tale data numerosi nobili tedeschi, proprietari di ex feudi imperiali ceduti al regno di Francia, continuarono a esercitare le proprie prerogative quasi sovrane.

Anche per questo motivo l’Alsazia è una delle regioni più interessanti e caratteristiche nel panorama enologico francese. È una terra quasi esclusivamente di vitigni a bacca bianca, se si esclude la presenza marginale del pinot noir. I vitigni sono quasi sempre vinificati in purezza e con la particolarità di riportare il nome del varietale in etichetta. Il Domaine Fernand Engel è situato a Rorschwihr, proprio al centro dell’Alsazia, ai piedi del castello di Haut-Koenigsbourg. Un piccolo paese ricco di storia e tradizioni, famoso soprattutto per la qualità dei suoi terreni, particolarmente vocati per la coltivazione della vite. Lo stile del Domaine Fernand Engel è il risultato di una grande passione, che affonda le sue radici in una antica storia familiare.

Con i suoi oltre cinquanta ettari vitati, l’azienda rappresenta una delle più importanti tenute alsaziane in regime di agricoltura biologica e biodinamica. Questo successo è stato raggiunto grazie alla grande attenzione posta in ogni fase del processo produttivo, volta a quello che è il massimo rispetto della natura. La ricchezza dei suoli e la presenza di alcuni prestigiosi Grand Cru contribuisce a creare vini di alta qualità. Suddivisi in oltre 150 diversi appezzamenti, i vigneti di proprietà aziendale costituiscono quello che si può definire un vero e proprio mosaico, fatto di diversi terroir, microclimi, esposizioni e tipologie di terreno. Rispettano al massimo l’ambiente e l’ecosistema, le viti sono allevate seguendo rigorose pratiche agronomiche, per cui non vengono mai usati fertilizzanti chimici, erbicidi o prodotti di sintesi, e ogni attenzione è rivolta a ottenere la massima integrità del frutto. In cantina, non è diversa la filosofia, e ogni passaggio si svolge sempre tenendo presente quello che è l’obbiettivo principale dell’azienda: valorizzare ed esaltare ciò che la natura, il terroir e la stagione hanno creato. È in questa maniera che le uve più tipiche dell’Alsazia, quali muscat, sylvaner, riesling, pinot blanc, gewürztraminer e pinot gris, danno origine a diverse linee di etichette, tra cui i crémant d’Alsace in grado di rispondere a tutte le esigenze degli amanti dei grandi bianchi del Nord. Bottiglie, quelle targate “Fernand Engel”, specchio fedele di quella che è la migliore Alsazia se si parla di vino.

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Susanna Basile
Susanna Basilehttp://www.susannabasile.it
Susanna Basile Capo Redattore Psicologa e sessuologa
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