PALERMO – Attesi da oltre trent’anni, sono iniziati e procedono velocemente i lavori di pulizia dell’alveo del Fiume Verdura, nell’Agrigentino, voluti dal governo Musumeci. Le opere hanno l’obiettivo di mitigare il rischio idrogeologico di una zona troppo spesso oggetto di esondazioni che, da un lato, rischiano di compromettere la pubblica incolumità e, dall’altro, producono gravi danni alle colture agricole dell’intero bacino. Per verificare personalmente lo stato di avanzamento dei lavori, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha effettuato, oggi pomeriggio, un sopralluogo in alcuni dei cantieri lungo il corso d’acqua, per poi incontrare la stampa al Castello di Poggiodiana sul belvedere di Caltabellotta.
«Abbiamo rispettato in pieno – afferma il governatore – gli impegni assunti con i sindaci del bacino del Verdura, riuscendo in un anno, nonostante l’epidemia in corso, a redigere il progetto esecutivo, ad acquisire tutti i pareri necessari e ad appaltare i lavori, che oggi sono in corso d’opera. Di questo voglio ringraziare il capo del Genio civile di Agrigento e tutti gli uffici coinvolti».
I lavori riguardano la pulizia e il ripristino degli argini e della sezione idraulica del Fiume Sosio-Verdura, per uno sviluppo complessivo di circa 20 chilometri, compreso tra la dismessa linea ferroviaria nei Comuni di Sciacca e Ribera e il ponte sulla strada statale 386, a cavallo del confine tra i Comuni di Burgio e di Chiusa Sclafani, interessando anche il territorio di Calamonaci, Caltabellotta e Villafranca Sicula. Il progetto impegna complessivamente 6 milioni e mezzo di euro ed è stato suddiviso in cinque lotti, per consentire alle imprese affidatarie di lavorare contemporaneamente, accelerando così l’esecuzione degli stessi lavori, che saranno completati entro settembre. Ai lavori progettati ed eseguiti dal Genio civile, faranno presto seguito le opere – in capo alla Protezione civile regionale – per la regimentazione idraulica dell’ultimo tratto del fiume, dalla dismessa linea ferrata sino alla foce.
Il sopralluogo di Musumeci è stata anche l’occasione per fare un punto sui lavori avviati dal governo regionale nell’Agrigentino, in particolare nel settore idrogeologico. Sono ben 16 i cantieri attualmente aperti per la regimentazione idraulica dei corsi d’acqua, che attraversano il territorio provinciale, grazie a risorse stanziate dalla Regione (circa dieci milioni di euro) e ai progetti redatti dagli uffici del Genio civile, che adesso sta seguendo la direzione dei lavori. Tra questi, quelli per la pulizia degli alvei e per il ripristino degli argini dei torrenti Garella e Tina a Burgio, del Vallone Baiata Foce di Mezzo a Sciacca, del Torrente Re a Porto Empedocle, dei Valloni Scrudato, Passo del Barbiere e Congeria a Cammarata, del Fiume Naro nei Comuni di Agrigento, Canicattì, Favara e Naro, dei torrenti Palma, La Manca Safarella e Follina e del Fiume Salso a Licata, del torrente Cantarella e dei Valloni di Aragona e Coda di Volpe ad Aragona e Grotte.
«Sfruttando al meglio le professionalità dei nostri uffici – conclude il presidente Nello Musumeci – stiamo facendo di tutto per mitigare le emergenze idrogeologiche e ridurre dunque il rischio di esondazione dei corsi d’acqua che attraversano il territorio regionale».