PALERMO – Sul quartiere “Borgo” di Troina, la Struttura contro il dissesto idrogeologico, che fa capo al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, ha investito complessivamente tre milioni di euro. Un budget importante che ha consentito, dopo vent’anni, all’amministrazione del Comune dell’Ennese di predisporre un progetto esecutivo sulla base del quale gli uffici di piazza Ignazio Florio hanno predisposto la gara per affidare i lavori di consolidamento e messa in sicurezza.
Le offerte potranno pervenire entro il prossimo 20 aprile e l’importo soggetto a ribasso d’asta è di due milioni e 100 mila euro. Si tratta di un triplice intervento per disinnescare i movimenti franosi che hanno lesionato pavimentazioni, abitazioni private e strutture pubbliche. Quello più significativo, e sicuramente più atteso, riguarda la strada comunale che porta a valle, in contrada Candela: l’asfalto della carreggiata, ridotto ai minimi termini in più punti, rischia di non consentire più l’unico collegamento esistente con il resto del paese e ciò lascerebbe isolate decine di famiglie, oltre a paralizzare le attività artigianali presenti nella zona.
Le altre opere che stanno per essere appaltate, riguardano il rione Ramususo e l’area vicina al corso Enna, in cui sorge un gruppo di case. Si tratta, in pratica, dell’intero versante sud-ovest del quartiere “Borgo”, caratterizzato da un terreno argilloso e, proprio per questo, assai fragile. Verranno realizzati una serie di muri di sostegno: sia nuovi, per fortificare e stabilizzare il pendio, sia in sostituzione di quelli profondamente lesionati o, in qualche caso, abbattuti dagli smottamenti. Previsti, anche, terrazzamenti, tombini scatolari in cemento armato e paratie di pali oltre, naturalmente, al rifacimento del manto stradale degli assi viari compromessi. Tutti interventi che riporteranno quei luoghi al di sotto del livello di guardia, riconsegnando serenità alla gente che li abita.