Pochi gruppi nella storia della musica italiana possono vantare altrettanta iconicità de I Cugini di Campagna. Sono stati la sorpresa più grande di Sanremo 2023, da outsider totali, giunti con lo spirito giusto al loro primo Festival dopo 53 anni di attività musicale.
“Sanremo è tutta una storia a sé. Anche se prima sei tranquillo, a 15 minuti dall’esibizione iniziano a tremarti le gambe. Respiri e vai. Tranquillo, ma non troppo: andante, ma non troppo”, racconta in un’intervista al quotidiano La Ragione Tiziano Leonardi, il membro più giovane della band, alle tastiere e ai cori dei Cugini dal 2012. L’Ariston ha visto anche il ritorno in formazione di Nick Luciani, che aveva lasciato il quartetto nel 2014 dopo vent’anni dietro al microfono: «Ritrovarsi è stato bellissimo» ammette Tiziano. “Il valore artistico di Nick non si discute. Riunirsi dopo che c’è stata una burrasca è sempre molto importante, ci si riscopre più consapevoli”.
Nel futuro del gruppo c’è il ritorno agli amati concerti dal vivo, con oltre 50 date già confermate di un tour che toccherà Australia, Nord America e Belgio. “Noi veniamo dalla scuola degli anni Settanta, la dimensione live è fondamentale. Cristallizzi e cementi il rapporto con il tuo pubblico per rimanere in contatto con chi ha speso tempo e soldi per venirti a sentire: glielo devi. Ne devi essere consapevole. Se non sei sincero il pubblico se ne accorge. Senza cattiveria e senza generalizzare, perché non vale per tutti: la generazione di oggi è quella della scorciatoia. Prima di dire che hai fatto qualcosa devi aver mangiato almeno 100 kg di sale”, osserva Leonardi. “Oggi è tutto più epidermico ma le cose che ci si è sudati, quelle per cui ringrazi Dio, sono le più importanti. Nell’epoca in cui tutto è facile ci vuole poco per perdere tutto”. Quindi un consiglio per chi inizia: “Attivate sempre la visione periferica, aprite gli orizzonti: c’è sempre un lato inaspettato da cogliere da cui apprendere”.