Roma, 8 nov. – Centonove anni compiuti al tempo del Covid senza festa con parenti e amici e un chiaro messaggio sul rispetto delle regole e distanziamenti vari. ”Mettete la mascherina mi raccomando, questo virus è un brutto diavolo. Quando sarà possibile festeggeremo insieme. Grazie a tutti degli auguri”. Luisa Zappitelli,per tutti ‘Lisa’, ultracentenaria, una delle nonne più longeve d’Italia, proprio nel giorno del suo compleanno, non perde occasione con la consueta schiettezza e simpatia, per lanciare messaggi a dir poco eloquenti ed attuali. Con senso di responsabilità, in accordo e sintonia con i figli Anna e Dario Ercolani, ha deciso di rinunciare a pranzi, torte, candeline da spegnere e festa in famiglia con parenti, nipoti e tanti vicini ed amici che gli vogliono bene.
La festa di compleanno è solo rimandata a tempi migliori. ”Questo virus è come un diavoletto, è pericoloso: mettete sempre la mascherina, io lo faccio sempre”, ha dichiarato la nonna d’Italia mostrando con orgoglio un regalo ricevuto proprio oggi, il tricolore in lino, realizzato su telai dell’800 dalle sei socie lavoratrici di Tela Umbra attraverso una secolare ed unica tradizione della lavorazione di tessuti. Nella lettera di auguri che accompagna questo prezioso regalo anche il sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta e il presidente della Cooperativa Tela Umbra, Pasquale La Gala, evidenziano come ”nonna Lisa per un lungo arco di tempo è stata attiva, protagonista e partecipe ai tanti avvenimenti che hanno segnato la storia del paese ed ancora oggi ne è il simbolo ed esempio da seguire anche in questo particolare e difficile momento caratterizzato dalla pandemia”.
“Lei è il simbolo vivente – ha concluso il sindaco Bacchetta – della saggezza e dei valori che contano, testimonianza unica che dobbiamo preservare e difendere come tutti i nostri anziani. Grazie e buon compleanno”. Seconda di sei fratelli, 3 maschi e 3 femmine poi rimasta vedova in giovane età con una famiglia da tirare su, Nonna Lisa, (è nata l’8 novembre 1911 a Villa Seminario di Città di Castello) ha più volte ribadito da fervente cattolica, che la sua “ricetta segreta” contro le malattie è “pregare il Signore” e rispettare le regole: ha ricordato di aver contratto durante la sua vita diverse influenze, tra cui la terribile ”Spagnola”, ed una brutta polmonite tanti anni fa che ancora non dimentica. ”Ma grazie aDio – ha precisato – sono sempre guarita in poco tempo, ce l’ho fatta ed eccomi qui”.
(Adnkronos)