Roma, 12 apr. – (Adnkronos) – Sono stati 301 gli omicidi volontari commessi nel 2021, 119 dei quali hanno avuto una vittima di sesso femminile, e 147 sono stati consumati in ambito familiare e affettivo.Tra questi le vittime di sesso femminile sono state 103, e 70 quelli commessi da partner o ex partner. Sono i dati elaborati dalla Direzione centrale della polizia criminale e resi noti dalla Polizia in occasione dei 170 anni della fondazione.
Il dato complessivo è in crescita rispetto al 2020, quando erano stati287, ma in calo rispetto ai due anni precedenti: nel 2018 erano stati infatti 359 e 315 nel 2019.
La Polizia di Stato, per lo svolgimento dei propri compiti istituzionali si avvale, secondo dati aggiornati al31 dicembre 2021, di una forza effettiva complessiva pari a 99.333 unità. E’ quanto emerge dai dati 2021 diffusi in occasione del 170esimo anniversario della Fondazione della Polizia di Stato.
La consistenza del personale che espleta funzioni di polizia (cosiddetti ruoli ordinari) è pari a 93.972 unità di cui 4.408 appartenenti alla carriera dei funzionari e al ruolo direttivo (124 dei quali commissari frequentatori di corso di formazione iniziale), 13.605 ispettori, 13.647 sovrintendenti, 62.312 assistenti/agenti (di cui 3.599 allievi agenti). La consistenza del personale della Polizia di Stato che espleta attività tecnico-scientifica o tecnica e professionale (comprensiva della carriera dei medici e del personale della Banda musicale della Polizia di Stato) è pari a 5.361 unità, di cui 914 appartenenti alla carriera dei funzionari tecnici/medici e al ruolo direttivo tecnico (di cui 61 commissari tecnici frequentatori di corso di formazione iniziale), 1.064 ispettori tecnici/Banda musicale,1.616 sovrintendenti tecnici e 1.767 assistenti/agenti tecnici, di cui6 allievi agenti tecnici.
Oltre 67.000 profili del Dna, di cui 42.000 riferiti al Dna di persone note e 27.000 al Dna tracce biologiche ignote acquisite sulla scena del crimine. Nel corso del 2021 sono stati inseriti circa 5.000 profili di Dna ignoti ricavati dai sopralluoghi sulle scene del crimine e oltre 13.000 profili di Dna di persone arrestate/detenute. Sono i numeri relativi alla Banca dati nazionale del Dna, nata nel 2017, resi noti dalla Polizia in occasione del 170esimo anniversario dalla fondazione.
Con la banca dati è stato possibile fino a oggi facilitare l’identificazione degli autori di oltre 1.200 reati prima sconosciuti e in 27 casi la banca dati italiana ha contribuito a identificare gli autori di furti e rapine avvenuti in Svizzera e Francia.