ROMA – Con l’aumento delle temperature è iniziata la stagione estiva e così parte anche la stagione dei Pride. A Roma oltre 700.000 persone hanno partecipato alla parata storica che si svolge nella capitale da ben 25 anni, facendone una delle parate più partecipate di sempre. ‘Nostra la storia, nostre le lotte’ è il titolo che si è voluto dare alla manifestazione che ricorderà in tutte le date italiane i 50 anni dai moti di Stonewall, una serie di scontri tra polizia e omosessuali a New York nel giugno 1969, che si protrassero per tre giorni.
A Roma non una novità dunque, ma una conferma, in cui quest’anno, più dei precedenti, è stata consistente la partecipazione di famiglie, di giovanissimi e di anziani. Un corteo particolarmente colorato che ha voluto ancora una volta portare richieste rivolte al governo e alla politica tutta, soprattutto sollecitare l’approvazione di una legge che punisca l’omofobia. Si ricorda infatti che ogni anno 20.000 persone in Italia chiamano i numeri di Gay Help Line per denunciare episodi più o meno violenti di omofobia. Importanti anche le istanze delle Famiglie arcobaleno, che chiedono finalmente un intervento legislativo che possa riconoscere non solo i loro diritti, ma anche e soprattutto i loro doveri di genitori nei confronti dei minori che, al momento, legalmente hanno spesso solo un genitore, invece che i due che li crescono.
Decine di carri, migliaia di costumi stravaganti, musica, bandiere, striscioni, allegria e leggerezza, come nella migliore delle tradizioni dei Pride.
Madrina della Parata è stata Porpora Marcasciano, fondatrice del Mit, Movimento identità transessuale, ma presenti anche tanti altri voti noti, come Vladimir Luxuria e Daria Argento che hanno festeggiato dal palco, con baci e abbracci.
Grande successo anche per il primo Marche Pride ad Ancona dove era presente Franco Grillini, storico attivista per i diritti LGBTI.
Importante appuntamento anche per il primo Pride dello Stretto, svoltosi a Messina, un Pride dedicato a tutti e contro ogni discriminazione, che rivendica con forza l’applicazione dell’art. 3 della Costituzione perché non resti solo una norma scritta ma non applicata realmente.
A Catania invece si dà l’avvio alle iniziative in preparazione del Pride che si terrà il 29 Giugno.