Sicily Landscape – Salvo Orlando Photography: “Un prodigio celeste, quasi un messaggero dagli abissi del firmamento, apparso d’improvviso nel febbraio dell’anno passato, come se il destino avesse voluto che occhi diversi, da luoghi lontani, ne trovassero traccia simultaneamente: un osservatorio astronomico cinese a Tsuchinshan e quello hawaiano del progetto ATLAS, ciascuno a rivendicare il primo sguardo su quel vagabondo errante del cielo.
Dopo lunghi mesi di viaggio dalla scoperta nelle profondità dello spazio, la cometa ha incontrato il perielio (il punto più vicino al sole) nei giorni tra il 28 e il 29 settembre, ma proprio quando sembrava scomparsa dietro il disco infuocato del sole, il 10 ottobre, la cometa ha dato prova di un misterioso e inaspettato outburst: una fiammeggiante impennata di luminosità che l’ha resa visibile ad occhio nudo, come se una forza invisibile avesse innescato nel suo cuore un’esplosione di polveri e ghiacci antichi.
A partire dall’11 ottobre, la cometa diventa visibile nel cielo dell’emisfero boreale dopo il tramonto, ma soltanto dal 13 è cominciato davvero lo spettacolo, conquistando l’ammirazione di chi ha occhi pazienti e cieli limpidi. Chi, dalle cime montuose o dalle lande più solitarie, ha rivolto lo sguardo oltre i confini del crepuscolo, ha avuto il privilegio di vederla apparire in tutta la sua gloria. Una magnifica coda di polveri e ghiacci si distende nel cielo notturno, raggiungendo un’estensione di ben 10° poco dopo il tramonto, quasi un graffio nel cielo.
La cometa ha offerto un altro spettacolo raro: per alcuni giorni ha sfoggiato un’anti-coda, una sottile lama di luce che sembrava, per effetto delle prospettive ingannevoli del cosmo, sgorgare dritta dal muso del suo nucleo. Una visione fugace, effimera, appena visibile, un raggio sospeso tra il reale e il fantastico.
Sulla cima dell’Etna, vicino alla scultura del Teseo screpolato di Igor Mitoraj, la cometa Tsuchinshan-ATLAS ha offerto uno spettacolo raro e quasi mitologico. La fotografia che ho realizzato nella serata del 14 ottobre 2024 unisce cielo e terra, arte e natura, con un senso di struggente bellezza”.
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