Dopo essere stato per vent’anni l’operista più celebre, amato e invidiato e aver riempito i cartelloni di tutti i teatri del mondo con le sue opere, a soli 37 anni Rossini si chiuse in un ostinato silenzio, rotto solo da due enigmatici lavori sacri (Stabat mater e Petite messe solennelle), lasciando sbalorditi i contemporanei. Non cessò però di essere una celebrità e la sua casa di Parigi divenne il salotto più frequentato della città, punto di ritrovo per gli amanti della musica, della conversazione brillante e della buona tavola. Lo spettacolo, in scena in Sala ONU sabato 2 e domenica 3 dicembre alle 17:00 (e durante la settimana in matinée per le scuole), si avvale del testo di Paolo V. Montanari, ispirato da lettere di Rossini, biografie e articoli di giornale dell’epoca e tra battute, pensieri, intermezzi cantati e d’orchestra prova a svelare il mistero di Rossini.
In scena gli attori, Roberto Burgio nel ruolo di Rossini, Paride Cicirello nel ruolo del giornalista Marius Luciani, e quattro cantanti chiamati a dare vita a due importanti artisti lirici realmente esistiti: i soprani Noemi Muschetti e Federica Maggì, che si alternano nel ruolo della celebre cantante Adelina Patti, e i baritoni Daniele Muratori Caputo e Francesco Bossi, che interpretano l’altrettanto celebre Antonio Tamburini. L’Orchestra del Teatro Massimo è diretta da Elia Andrea Corazza, che firma anche le orchestrazioni delle arie d’opera e dei brani da camera di Rossini. La regia è affidata a Yamal das Irmich, le luci sono di Vincenzo Traina, gli elementi scenici a cura di Stefano Canzoneri e i costumi a cura di Marja Hoffmann. Lo spettacolo, adatto a un pubblico dai 12 in su, sarà in scena fino al 16 dicembre (dal martedì al venerdì alle 10:00 e alle 11:30; il sabato e la domenica alle 17:00). Durata: 1 ora
Biglietti: Intero 10 €; Ridotto 8 €; Studenti 4 €