CATANIA – Nei giorni scorsi, i poliziotti del Commissariato Librino hanno effettuato controlli volti a contrastare l’illegalità diffusa nel territorio di competenza e, fatto di rilievo, 9 soggetti sono stati indagati in stato di libertà e 1 in stato di arresto.
In particolare, nella giornata di ieri M. A. di anni 51, pluripregiudicato e appartenente ad un nucleo familiare che percepisce il reddito di cittadinanza, è stato tratto in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti tipo cocaina; nella circostanza è stato fermato anche un assuntore al quale è stato contestato l’articolo 75 del D.P.R. 309/90 che prevede la segnalazione in Prefettura.
Lo spaccio veniva effettuato presso l’abitazione dell’arrestato e, a seguito di perquisizione personale e locale, si è proceduto al sequestro penale di cocaina e denaro quale provento dell’illecita attività.
Ulteriore attività ha consentito di identificare E. N. M. di anni 40, E. S. di anni 41, entrambi di nazionalità marocchina e F. R. di anni 61 intenti a recintare circa 400 metri di verde pubblico e, per tale motivo, sono stati indagati in stato di libertà per il reato di invasione di terreni pubblici. Detto terreno è ubicato nei pressi della loro abitazione e, con tale condotta illegale, intendevano creare una pertinenza alle rispettive abitazioni.
Ancora, C. S. di anni 58 è stata indagata in stato di libertà per il reato di acquisto di cose di sospetta provenienza e abuso edilizio; nello specifico, è stato rinvenuto all’interno della sua autovettura un ingente quantitativo di vestiti nuovi ed etichettati e, a tal riguardo la stessa, ha riferito di non conoscere l’identità del venditore e non ha fornito alcun documento attestante la lecita provenienza. Durante l’intervento di polizia è stato accertato anche che l’autovettura era sprovvista di copertura assicurativa, ragione per la quale il veicolo è stato sottoposto a sequestro amministrativo e, tra l’altro, presso la propria abitazione sono stati accertati lavori edili abusivi con verosimile aumento di cubatura.
Infine, il proseguo dell’attività ha consentito di indagare in stato di libertà S. A. I. di anni 36, A. S. di anni 23, R. G. di anni 44 per il reato di furto di energia elettrica; S. C. di anni 32 per il reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice; S. R. di anni 28 per l’inosservanza dell’obbligo di istruzione del figlio minore.