Disposto il sequestro della cooperativa di servizi socio-sanitari con sede a Partinico (Palermo) al centro dell’indagine dei carabinieri che all’alba di oggi hanno eseguito un’ordinanza emessa dal gip di Palermo su richiesta della Procura a carico di 11 indagati. Tutti sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere, turbata libertà degli incanti, corruzione per l’esercizio della funzione, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e peculato. Tre sono finiti in carcere, 5 ai domiciliari mentre per altri 3 è scattata la sospensione dal pubblico ufficio o servizio.
L’indagine ha fatto luce su un presunto giro di mazzette, regali, cene in noti ristoranti, concessi a pubblici ufficiali infedeli dei comuni di Partinico e Balestrate, nel Palermitano, di Marsala (Trapani), San Cataldo (Caltanissetta), Agrigento e della città metropolitana di Palermo. Tangenti, che secondo l’accusa sarebbero servite per velocizzare i pagamenti e le liquidazioni da parte degli Enti locali nei confronti della cooperativa o aggiudicarsi costosi appalti per servizi pubblici relativi ad attività socio-assistenziali. Il gip ha disposto il sequestro preventivo di oltre 50.000 euro, di alcuni gioielli e della stessa cooperativa, che ha un fatturato annuo di circa 13.000.000 di euro e oltre 1250 dipendenti.