TRECASTAGNI (CT) – I Carabinieri della Stazione di Trecastagni hanno arrestato nella flagranza un 49enne di Pedara (CT), poiché ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, reati commessi in danno della ex moglie di anni 46.
Una relazione extraconiugale dell’uomo scoperta dal coniuge nel 2011 aveva sancito la fine del loro matrimonio con l’allontanamento dalla casa coniugale del marito.
Per amore dei figli, entrambi minorenni, la donna dopo qualche tempo concesse un’altra possibilità al coniuge facendolo ritornare nell’abitazione, esperimento che naufragò a causa del carattere violento dell’uomo che in più di un episodio aggredì la moglie dinanzi ai figli. Comportamenti inaccettabili che convinsero la donna a mandarlo via da casa definitivamente.
L’uomo, non accettando tale decisione, ha negli anni perseguitato la ex screditandone la figura agli occhi dei figli definendola un “microcefalo” ed apostrofandola con epiteti irripetibili. Offese ribadite soprattutto quando la donna intraprese una relazione sentimentale con un altro uomo.
L’altra sera, con la scusa di dover discutere sugli alimenti da versare ai figli (come denunciato dalla donna mai onorati) si è presentato in casa della ex dove, alla presenza del figlio undicenne, l’ha prima ingiuriata e minacciata «vedi che ti posso ammazzare!», per poi afferrarla per il collo e colpirla con schiaffi e pugni. Anche se terrorizzata la vittima, trovando rifugio nella stanza del figlio, ha trovato la forza di chiamare il 112 consentendo nel giro di pochi minuti l’intervento dei carabinieri che hanno potuto bloccare ed ammanettare l’aggressore mentre tentava di allontanarsi dall’abitazione.
La donna, accompagnata al pronto soccorso dell’Ospedale di Acireale, è stata visitata dai medici che le hanno riscontrato: “ecchimosi alla regione laterocervicale dx, edema alla mandibola dx, escoriazioni al polso sx, ematoma al naso, ematoma alla regione omerale dx e sn ” lesioni giudicate guaribili in gg. 15 s.c. L’arrestato, inizialmente relegato agli arresti domiciliari, dopo la convalida da parte del G.I.P. del Tribunale etneo è stato sottoposto al divieto di avvicinamento e di comunicazione, con qualsiasi mezzo, con la parte offesa.