In occasione della seconda Biennale dell’Antropocene, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ospita la Galleria dell’Antropocene, una preziosa raccolta di opere artistiche che, negli spazi dell’Istituto, si faranno testimoni di temi urgenti e contemporanei legati al rapporto sempre più delicato tra l’uomo e l’ambiente.
La Galleria dell’Antropocene verrà inaugurata ufficialmente il prossimo giovedì 19 dicembre nella Sede Centrale dell’INGV a Roma, in Via di Vigna Murata 605, con un vernissage che sancirà il taglio del nastro della Biennale 2025.
“Antropocene è il termine con cui, in tempi recenti, abbiamo iniziato a definire l’era geologica segnata dall’impatto dell’uomo sulla Terra”, spiega Massimo Chiappini, Direttore del Dipartimento Ambiente dell’INGV, tra i promotori dell’iniziativa. “Questo impatto, legato a processi come l’industrializzazione, l’urbanizzazione e la corsa agli armamenti, è stato talmente rilevante da provocare cambiamenti significativi e duraturi sull’ambiente terrestre e sul suo sistema geologico. Tra le conseguenze più evidenti, infatti, possiamo ricordare l’estinzione di specie animali e vegetali, i cambiamenti climatici, le alterazioni nei cicli bio-geochimici e altre trasformazioni ambientali su larga scala”.
La Galleria dell’Antropocene, costituita da 16 opere d’arte donate dalla Biennale all’INGV, vuole essere per i visitatori un invito alla riflessione profonda sul ruolo dell’essere umano come forza dominante sul Pianeta.
Le installazioni, sospese dall’alto con dei cavi di acciaio, sembreranno galleggiare all’interno di un corridoio interamente percorso da ampie finestre, a rafforzare la percezione di leggerezza e dialogo tra arte e scienza per un’esperienza immersiva.
“Il rapporto sinergico tra arte e scienza promosso all’interno della Galleria risulta vincente per delineare nuove visioni”, aggiunge Nadia Lo Bue, ricercatrice dell’INGV e co-organizzatrice dell’evento. “Due ambiti che, seppur fondati su metodologie e linguaggi diversi, si arricchiscono e si rafforzano a vicenda in un dialogo profondo che permette di immaginare e raccontare un futuro in cui l’umanità non sia solo protagonista, ma parte integrante di un ecosistema globale che esige di essere rispettato e preservato”.
Il progetto della Galleria dell’Antropocene si inserisce nell’ambito delle attività previste per il 2024/2025 dalla Biennale dell’Antropocene, curata da Giusy Emiliano con la Direzione Artistica di Vittorio Pavoncello, regista e scrittore, e il Coordinamento artistico di Anna Di Fusco, artista.
“L’arte non può sostituire il rigore delle discipline scientifiche, ma offre uno spazio unico per riflettere, osservando il mondo da una prospettiva diversa e rivelando dettagli spesso invisibili alla razionalità”, spiega il Direttore Artistico Vittorio Pavoncello. “Le opere esposte alla Biennale, tra cui le 16 donate alla Galleria dell’Antropocene che verrà inaugurata all’INGV, diventano strumenti per esplorare come relazionarci al mondo in modo più sensibile e responsabile”.
La Galleria dell’Antropocene ospitata dall’INGV sarà aperta al pubblico e visitabile su prenotazione dal 19 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025.
Maggiori informazioni sulle modalità di accesso e di prenotazione delle visite verranno pubblicate sul sito www.ingv.it.