CATANIA – Forse, avrà pensato di averla fatta franca, il cittadino indiano che nella serata di domenica è stato arrestato dagli uomini delle Volanti per la violenta aggressione alla moglie, avvenuta, peraltro, sotto gli occhi del figlioletto: gli arresti domiciliari concessigli dal P.M., che lo avevano costretto ad abbandonare la casa familiare, gli sono stati subito stretti e, quindi, non si è fatto scrupolo di lasciare l’abitazione del fratello, dove scontava la misura cautelare.
Senonché, i poliziotti, attesa la delicatezza della situazione che aveva portato all’arresto, non avevano assolutamente mollato il colpo, anzi, lo tenevano quale “primo della lista” nei continui controlli, normalmente esercitati nei confronti dei sottoposti a misure domiciliari.
Così, nella serata di ieri, l’uomo è finito nuovamente in manette.
Il pensiero degli agenti, che non lo hanno trovato nell’abitazione dove avrebbe dovuto essere, è andato subito alla donna oggetto delle violenze e si sono precipitati: in effetti, la signora (che stava bene e non presentava alcun segno di violenza) ha confermato che il marito si era fugacemente presentato, ma ha anche aggiunto che si era immediatamente allontanato per recarsi a un non meglio precisato luogo di lavoro. Le ricerche effettuate sul momento non hanno dato alcun esito e, quindi, non rimaneva che ripetere i controlli laddove era più probabile che facesse ritorno: la casa dove abitano moglie e figlio. Qui lo hanno atteso i poliziotti che lo hanno prelevato e condotto in Questura, in stato di arresto.
Il P.M. di turno ha stabilito che ripristinasse la misura degli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.