I carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Trapani insieme a personale Inps hanno denunciato due persone per truffa aggravata e falsità materiale e ideologica commessa da privato in atto pubblico. Nel mirino degli investigatori dell’Arma è finita un’azienda di Mazara del Vallo, il cui titolare, un 64enne, durante l’emergenza pandemica avrebbe fatto ricorso al trattamento di integrazione salariale (previsto per i casi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa), nonostante i lavoratori avessero continuato a prestare regolare attività. Sempre all’interno della stessa attività commerciale sarebbe emerso che una 40enne, pur risultando formalmente assunta, non avrebbe mai effettivamente prestato alcuna attività lavorativa, percependo illecitamente delle indennità in corso di quantificazione.
L’importo delle somme illecitamente percepite ammonterebbe a oltre 13mila euro, mentre le inadempienze riscontrate hanno consentito di recuperare oltre 150mila euro a titolo di contributi Inps e sanzioni. Infine, sono state riscontrate violazioni amministrative per quasi 35mila euro per lavoro nero pregresso riferito a tre lavoratori.