Nel 2023 sono giunti in Italia, attraverso le varie rotte del Mediterraneo, 157.651 migranti irregolari a seguito di 3.592 eventi di sbarco. Si evince che la pressione migratoria irregolare via mare, in costante diminuzione dal 2017 al 2019, ha invertito la tendenza dal 2021 al 2023 facendo registrare un significativo aumento. Nel 2023 si registra un incremento, rispetto all’anno precedente, del 49,96% (105.131 migranti a seguito di 2.539 eventi di sbarco nel 2022). Sono i dati diffusi in occasione del 172esimo anniversario della Fondazione della Polizia relativi al 2023. Il picco massimo di arrivi del 2023 è stato in agosto con 25.673 migranti (una media di 828,16 sbarcati al giorno). Nel 2023, l’Italia è stata interessata dai flussi provenienti dalla Tunisia (97.667), dalla Libia (51.986), dalla Turchia (7.153), dall’Algeria (620), dal Libano (214) e da Cipro (1). Le regioni principalmente interessate sono state la Sicilia con 132.988 sbarcati e la Calabria con 13.202; le altre regioni oggetto di sbarchi sono state: Puglia (4.272), Toscana (1.628), Campania (1.490), Lazio (1.002), Sardegna (859), Liguria (734), Abruzzo (617), Marche (574) ed Emilia Romagna (285).
Per quanto riguarda i provvedimenti di rimpatrio gli Uffici Immigrazione delle Questure hanno adottato nel 2023 complessivamente 28.983 provvedimenti di allontanamento dal territorio nazionale nei confronti di cittadini stranieri e comunitari. Nello stesso periodo, sono stati rimpatriati 4.368 tra stranieri e cittadini comunitari, destinatari di questi provvedimenti. Tra di loro, sette stranieri sono stati allontanati per motivi di sicurezza dello Stato o poiché contigui a organizzazioni terroristiche. Sono i dati diffusi in occasione del 172esimo anniversario della Fondazione della Polizia relativi al 2023. Con specifico riferimento ai rimpatriati, si è reso necessario scortarne fino ai rispettivi Paesi di destinazione 3.538 (circa l’81%), mediante l’impiego di personale specializzato della Polizia (1.032 con voli di linea o navi e 2.506 con voli charter). Le operazioni con voli charter appositamente noleggiati sono state 106, realizzate anche in forma congiunta in collaborazione con Frontex e altri Paesi membri dell’Ue. Nel 2022 invece, i voli charter erano stati 110, per il rimpatrio di 2.724 stranieri (2.234 tunisini, 316 egiziani, 95 nigeriani, 53 georgiani, 13 albanesi e 13 gambiani) di cui 18 congiunti (4 organizzati dall’Italia). L’attività di rimpatrio è stata realizzata anche mediante il preventivo trattenimento delle persone da rimpatriare nei Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr), spesso per la necessità di acquisire i necessari documenti di viaggio dalle competenti Rappresentanze diplomatiche.