«La scomparsa di Mario Bevacqua priva il vasto e articolato mondo del turismo, non solo siciliano, di un sicuro e autorevole riferimento, per competenza e passione. Nel decennio in cui ho guidato a Catania l’Azienda provinciale per l’incremento turistico, ho voluto chiamare Bevacqua al mio fianco e da vicepresidente si è distinto per la creatività e il dinamismo nel proporre e portare avanti iniziative di sicuro successo. Amico da antica data, ho potuto disporre dei suoi preziosi suggerimenti anche in questi recenti anni di impegno governativo. Alle figliole e ai familiari tutti desidero esprimere il cordoglio mio personale e del governo regionale».
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, alla notizia della scomparsa di Mario Bevacqua, già dirigente della Fiavet, l’organizzazione degli agenti di viaggio.
In riferimento alla scomparsa di Mario Bevacqua, già presidente dell’organizzazione internazionale degli agenti di viaggio, il sindaco Salvo Pogliese lo ha così ricordato:
“Con la scomparsa di Mario Bevacqua la Sicilia e Catania perdono un riferimento storico per il movimento turistico, capace di catalizzare i flussi dei viaggiatori verso l’isola e della nostra città a cui era profondamente legato.
Mancheranno la sua illuminata ed entusiasta visione del futuro, la sua capacità di progettare azioni concrete nell’individuazione di nuovi modelli di sviluppo del turismo internazionale e di convincere gli operatori turistici a fare rotta alla scoperta dell’immenso patrimonio artistico, culturale e naturalistico di Catania e della Sicilia.
Siamo sinceramente grati a un uomo che con stile sempre signorile, ha lasciato un incancellabile segno di rara passione sociale e insuperabile competenza professionale tra gli agenti di viaggio di tutto il mondo, di cui è stato anche valoroso responsabile dell’organizzazione.
Insieme agli operatori del settore turistico troveremo il modo di ricordare solennemente Mario Bevacqua per la lungimiranza delle sue idee, che hanno contribuito alla creazione di opportunità anche occupazionali per tanti giovani siciliani”.