Nell’ambito di un vasto monitoraggio nelle imprese operanti nel settore edile, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e quelli dell’Ispettorato Nazione del Lavoro, coadiuvati dai loro colleghi della locale Stazione Carabinieri, hanno effettuato un accesso ispettivo presso un cantiere di edilizia popolare, sito nell’immediata periferia del comune di Piedimonte Etneo.
L’attività, inquadrata in un progetto di più ampia realizzazione in ambito nazionale, è stata finalizzata alla verifica delle normative in materia di sicurezza sul lavoro, anche in considerazione della centralità dello specifico indirizzo fornito per le attività ispettive.
In tale quadro, a Piedimonte Etneo è stato ispezionato un cantiere, sorto per la riqualificazione edilizia, l’adeguamento sismico e il contenimento energetico di un ampio complesso abitativo di proprietà comunale, finanziato coi fondi derivanti dal PNRR.
La verifica ha riguardato i 22 operai presenti in cantiere al momento del controllo, tutti impiegati in quattro diverse ditte impegnate nei lavori.
Nello specifico, tre delle imprese sono risultate essere in regola, mentre così non è stato per la quarta ditta, diretta da un 55enne paternese, che, all’esito dell’attività, non è risultata essere in regola.
In particolare, al 55enne è stato contestato di non aver ottemperato alla prevista sorveglianza sanitaria nei confronti di un lavoratore, non formato in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e soprattutto che, in fase di sopralluogo, gli ispettori hanno rilevato la presenza di un altro lavoratore che prestava in nero la propria attività lavorativa.
Tali addebiti, pertanto, hanno comportato per il 55enne la denuncia all’Autorità Giudiziaria e la sospensione dell’attività imprenditoriale, nonché sanzioni e ammende pecuniarie per l’importo complessivo di 9.247,00 euro.