CATANIA – Come è noto, nei giorni scorsi in occasione di alcuni controlli operati in via zia Lisa dal personale del Commissariato di Polizia di Librino, l’attività della Polizia di Stato è stata violentemente ostacolata da alcuni residenti, col chiaro intento di scoraggiare gli agenti dal compiere il loro dovere. Similmente a quanto verificatosi nel quartiere San Cristoforo, allorquando all’arresto di uno spacciatore da parte dei componenti di una Volante si scatenò una violenta reazione di alcuni abitanti del quartiere, anche in talune “zone calde” del quartiere Librino si è registrato il tentativo da parte di taluni pregiudicati di affermare una sorta di “potestà locale” che affrancasse quella zona da ogni controllo di legalità.
Un siffatto progetto, sebbene possa trovare estemporaneo appoggio da parte di quanti vivono in contrasto con la legge, non solo è destinato a fallire, ma motiva ancor di più le Forze dell’Ordine, e la Polizia di Stato in particolare che nel quartiere ha un presidio commissariale, a una più incisiva, costante ed efficace azione sul territorio.
Nondimeno, la più lieve offesa – fisica o verbale – agli operatori della Polizia di Stato che operano sul territorio nell’adempimento di un dovere, costituisce un insulto all’intero Stato di cui ogni agente è rappresentante e da cui ha ricevuto mandato.
Volutamente ignorando tale basilare nozione, esiste chi – pur riconoscendo l’Istituzione dalla quale non manca di trarre benefici, anche in termini di aiuti economici – cerca di “svicolare” e di fomentare gli animi nel tentativo di affermare la preminenza della criminalità in talune aree circoscritte della città. Vanamente.
Non può, infatti, e non potrà mai esistere un luogo che sfugga alla potestà dello Stato che si esprime con il suo complesso di tutele a garanzia di ogni singolo cittadino e della cittadinanza tutta, in un’azione attiva e proattiva che in una parola può esprimersi col termine “legalità”.
Così come legalità è stata ristabilita nella serata dello scorso 14 maggio, allorquando le Volanti sono intervenute in viale Grimaldi dove, all’interno di un locale già posto sotto sequestro, era in corso un “festino” di compleanno. Alla base, l’ignoranza del rischio sanitario al quale si esponevano i presenti (tutti sanzionati ai sensi delle norme “antiCovid”) e, più forte, quella del divieto imposto dallo Stato e di quello derivante dall’obbligo del custode giudiziario che aveva la disponibilità del locale, il 64nne O.R., che per questo abuso (violazione di sigilli) è stato denunciato.
E, proprio con l’intento di riaffermare il concetto di legalità, dopo l’operazione dello scorso 7 maggio, la Polizia di Stato è nuovamente scesa in campo nel quartiere di Librino; il Questore Della Cioppa, infatti, ha disposto, con apposita ordinanza, l’intervento di circa 100 agenti tra appartenenti alla Squadra Mobile, al personale del Commissariato di Librino e delle Volanti, al Reparto Prevenzione Crimine, supportati da Squadre del Reparto Mobile e dei Cinofili che hanno letteralmente cinturato l’area di alcuni immobili situati in viale Grimaldi, roccaforte di frange criminali, ed hanno operato una serie di perquisizioni, dirette alla ricerca di droga e armi ed alla lotta ad ogni forma di illegalità.
Tutta l’operazione è stata seguita dall’elicottero della Polizia di Stato che ha sorvolato l’intera zona.
Sono stati conseguiti i seguenti risultati:
Denunciate 24 persone per furto di energia elettrica e per invasione di edifici. Una persona è stata indagata per gestione illegale di rifiuti speciali, provenienti da un’autofficina anch’essa illegale; l’uomo, peraltro, aveva occupato abusivamente un’area pubblica adibita a verde, costruendovi manufatti in cemento e utilizzandola come deposito di rottami. Oltre a ciò, il responsabile, O.R. di 64 anni, percepiva indebitamente il Reddito di Cittadinanza. Inoltre, è risultata totalmente abusiva una villetta di lusso che un pregiudicato aveva costruito sulla pubblica via: il tutto è stato sequestrato e il responsabile indagato.
Sono stati sequestrati 13 veicoli di cui 10 per mancanza di assicurazione e 3 per non essere mai stati immatricolati, oltre a una barca posta sulla pubblica via.
Sono state effettuate 4 perquisizioni domiciliari alla ricerca di armi e droga e sono state identificate numerosissime persone.
Così il Questore di Catania Mario Della Cioppa
“Anche gli odierni servizi di ordine e sicurezza, cosi come quelli del 7 maggio scorso, sono stati oggi predisposti a garanzia del personale della Squadra Mobile e del Commissariato Librino impegnati nella ricerca di armi e droga presso specifici obiettivi già a suo tempo individuati, alzando il livello di protezione degli uomini e delle donne della Polizia di Stato impegnati nel loro servizio che svolgono con sacrificio e sprezzo del pericolo a tutela della collettività. La Questura aveva annunciato una serie di operazioni straordinarie tese al ripristino della legalità in ogni posto e tale è da intendere la operazione odierna, a tutela dei cittadini onesti che abitano quel quartiere, per rendere inermi coloro i quali invece pensano di appropriarsi del territorio con attività illecite.”