“Non ci arrendiamo all’arrendevolezza e come Servizio pubblico intendiamo ogni giorno ribadire l’importanza della libertà di informare e di poterlo fare senza essere minacciati”. Così i vertici Rai commentano in una nota “l’ennesimo episodio che vede un collega della Rai aggredito verbalmente e fisicamente per il fatto di essersi recato a documentare un grave episodio di cronaca nera da poco accaduto”. Il riferimento è alla troupe del Tgr Sicilia.
“Il compito del Servizio pubblico – proseguono i vertici – è quello di raccontare e documentare in maniera imparziale gli avvenimenti, sempre a sostegno della legalità e dell’operato di magistratura e forze di polizia. Per questo stigmatizziamo con forza quanto accaduto a Palermo nei confronti di un nostro operatore della Tgr e chiediamo di fare chiarezza sugli avvenimenti che lo vedono coinvolto. La Rai sarà sempre sul territorio a presidio della legalità e a tutela di cittadini”.
Assostampa Palermo, insieme alla segreteria regionale e al Gruppo cronisti, esprime solidarietà all’operatore del Tgr Sicilia che ieri sera è stato aggredito nel quartiere Sperone, mentre documentava l’omicidio costato la vita al 37enne Giancarlo Romano. Il Cdr e il Coordinamento Cdr Tgr dell’Usigrai hanno denunciato che alcune persone presenti sulla scena del delitto avrebbero, con minacce e violenza fisica, impedito al collega di svolgere il lavoro di documentazione e informazione per il telegiornale regionale della Rai.
“Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza che avviene in città e che condanniamo con fermezza – si legge in una nota -. L’anno scorso sono stati sette i casi di minacce o violenza che hanno coinvolto cronisti palermitani e pubblicamente denunciati dall’associazione della stampa. Purtroppo è la dimostrazione di come il pesante clima di delegittimazione verso la stampa si traduca spesso in episodi di intolleranza nei confronti dei giornalisti, che per svolgere la professione sono costretti a mettere a rischio quotidianamente la propria incolumità. Rivolgiamo un appello alle forze dell’ordine e in particolare al prefetto di Palermo, Massimo Mariani, che sappiamo sensibile al tema – conclude la nota -, affinché sia assicurata ai giornalisti una maggiore sicurezza e garantito a tutti i cittadini il diritto a una completa e tempestiva informazione”.