Palermo, 15 feb. – Sono 16 le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Palermo, su richiesta della locale Procura, nei confronti di 16 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata a furto, riciclaggio di auto di lusso e truffa in danno ad assicurazioni commessi tra Palermo e Villabate.
Le indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia di Misilmeri nell’ambito dell’operazione denominata ‘Dirty Cars’ – a cui per una parte di indagine si è unita la Squadra Mobile – e coordinate da un pool di magistrati sotto la direzione del procuratore aggiunto Ennio Petrigni, hanno consentito di focalizzare l’attenzione su un gruppo di persone che, a partire dall’aprile 2017, aveva avviato un’attività di riciclaggio di auto rubate nella provincia di Napoli e rinvenute a Palermo.
Auto di lusso, come Ferrari, Porsche, Range Rover ed Audi, venivano acquistate e intestate a delle cosiddette ‘teste di legno’ e, dopo averle assicurate, anche con l’utilizzo di sistema satellitare per sviare i sospetti delle compagnie assicurative, ne simulavano il furto che veniva regolarmente denunciato alle Forze di polizia e alle compagnie assicuratrici per la riscossione del risarcimento. Poi, gli indagati simulavano il ritrovamento delle auto e, rientrando in possesso dei veicoli, li reimmatricolavano con targhe e documenti di circolazione nuovi, rivendendoli attraverso concessionarie compiacenti.
Dei 16 provvedimenti eseguiti, tre soggetti sono agli arresti domiciliari, sette sottoposti ad obbligo di dimora e sei ad obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Tra i destinatari della misura cautelare anche un appartenente alla Polizia di Stato ed un militare dell’Arma dei Carabinieri.
(Adnkronos)