ACIREALE (CT) – Nel contesto dell’emergenza “Coronavirus” desidero esprimere vicinanza nella preghiera a quanti sono colpiti ed ai loro familiari, agli operatori sanitari, ai responsabili della pubblica amministrazione, alle forze dell’ordine e a tutti coloro che si impegnano a fronteggiare questa criticità che mette a dura prova le relazioni sociali e l’economia della nostra nazione. L’impegno della Chiesa continua con spirito di dedizione e responsabilità, allontanando così il rischio di cadere nello sconforto e nella paura.
Tenuto conto delle indicazioni del decreto ministeriale del 04-03-2020 si dispone quanto segue:
1. Non siano sospese le attività formative e di catechesi se non nel caso in cui il numero delle persone sia eccessivo in relazione alla capienza degli ambienti. Si evitino comunque gli assembramenti di elevato numero di persone. Riguardo alla catechesi dei ragazzi si propongano attività alternative come il raduno in piccoli gruppi, in ambienti ampi o all’aperto.
2. In tutti i casi il parroco e gli operatori pastorali mantengano i contatti con i ragazzi e le loro famiglie manifestando vicinanza e utilizzando al meglio i canali social.
3. La S. Messa e le altre celebrazioni proseguano regolarmente. Se si ritiene opportuno, al fine di evitare il sovraffollamento, specialmente nelle chiese piccole, si celebrino altre Messe oltre a quelle già previste. I parroci valutino i singoli casi riguardo all’opportunità da parte dei sacerdoti e dei ministri straordinari della comunione di visitare ammalati e anziani.
4. Si proceda ad un’accurata pulizia delle chiese e dei locali parrocchiali, ed in particolare dei servizi igienici.
5. I parroci affiggano e diano ampia divulgazione all’ “allegato 1” del decreto ministeriale che ribadiscono le misure igienico-sanitarie.
6. I parroci e gli operatori pastorali non prendano decisioni affrettate e si attengano alle disposizioni ufficiali dell’Ordinario.
Coronavirus: le dichiarazioni del vescovo Raspanti
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