Rabbi Gilberto Ventura è nato a San Paolo, la più grande città del Brasile. È cresciuto in una casa ebraica, influenzato dalle generazioni precedenti. Ha gravitato verso lo yiddishkeit con una preferenza per gli studi ebraici, che alla fine ha portato alla sua ordinazione come rabbino. Quando il rabbino Ventura venne a conoscenza del legame storico ebraico con le origini del Brasile da orgoglioso ebreo, ma anche da orgoglioso brasiliano, il rabbino Ventura intraprese una missione per diffondere questa scoperta di grande impatto con la speranza di creare un’influenza positiva nelle comunità ebraiche. La sua aspirazione era che questa nuova realtà agisse anche per combattere l’antisemitismo ovunque potesse risiedere. Ha iniziato la sua ricerca prima come insegnante nelle scuole ebraiche e poi nel circolo ebraico e nella sinagoga dove lavorava. Il rabbino Ventura venne a conoscenza che milioni di brasiliani sono discendenti dei Conversos (in ebraico Bnei Anusim), discendenti degli ebrei costretti a convertirsi al cristianesimo durante le inquisizioni avvenute nella penisola iberica (oggi Spagna e Portogallo). Questi discendenti delle conversioni forzate erano stati lasciati a sé stessi per oltre 500 anni con poca o nessuna guida. Accettato dalla stragrande maggioranza dei Bnei Anusim brasiliani. Lo intervistiamo direttamente dal Brasile.
Susanna Basile: Rabbi Gilberto Ventura che cosa è Sinagoga senza Frontiere?
Rabbi Gilberto Ventura: Ringrazio te e a tutta la gente che sta guardando. Ora, sto per provare a parlare italiano, sono stato solamente tre mesi in Italia e ho imparato un po’ a parlare l’italiano. Io spero che posso parlare bene e che la gente possa capire di cosa parlo.
S.B.: Allora ti ho domandato che cosa è Sinagoga senza Frontiere?
G.V.: Sinagoga senza Frontiere è un progetto che è nato insieme a me. Un progetto che tiene la funzione, di fare la interazione tra gli ebrei e l’ebraismo e anche gli ebrei, l’ebraismo e la società. Io sono un ebreo nato in una famiglia ebraica in Brasile, vivo a S. Paolo, e sono nato dove esiste una interazione con gente di tutte le religioni principalmente cristiane. Per me è una cosa normale, parlare con tutta la gente e fare interazione. Quando sono cresciuto sono arrivato in Israele ho imparato tantissimo cose dell’ebraismo. Quando sono ritornato in Brasile avevo la volontà, di insegnare alla gente e agli ebrei, e anche ai non ebrei, la cultura ebraica. Perché? La prima cosa io credo che la società, la gente ha bisogno di parlare, per imparare più cose. Tutta le culture hanno cose buonissime, ma ci sono tantissime cose buone per imparare dall’altro. Io ho imparato dai cristiani e da altre religioni, qua in Brasile, siamo di origine africana, musulmana, etc, e poi mi piace insegnare. Quindi ho cominciato a fare la interazione con la gente, interazione del dialogo interreligioso, anche interazione più importante che è la interazione sociale, si, per aiutare la gente poter, et diminuire la distanza tra la gente, perché siamo tutti, i figli di Dio, siamo tutti umani. Io ho più di duemila studenti a cui ho spiegato che gli ebrei 500 anni fa sono arrivati dal Portogallo l’ho scoperto con un libro con cui ho avuto l’illuminazione : Ebrei del Portogallo. Un sacco di gente, arrivò in Brasile dal Portogallo perché non volevano cambiare la loro religione, parliamo del 1500, emigrarono ebrei insieme vennero esiliati galeotti e prostitute. Gli ebrei si arricchirono con la canna di zucchero, e dopo hanno scoperto l’oro, e poi la chiesa ha chiesto di collaborare anche se non erano cristiani e volevano farli diventare cristiani, anche in Brasile Ma hanno sempre tentato di far capire che qui ci sono solo cristiani, invece ci sono più di 40 milioni di ebrei, di più che in tutto il mondo e molti non lo sanno che sono i discendenti di Ebrei. Allora io e mia moglie Jackie ne abbiamo parlato su internet da più di dieci anni. Per esempio parliamo della Torah, il cristiano chiama il vecchio testamento, perché tu lo sai, la Torah non è un libro semplice, la storia degli Ebrei sono tantissime metafore, bisogna di sapere cosa c’è sotto le parole della Torah. Io sono anche un ricercatore ho finito di scrivere un altro libro, 3 giorni fa. Infatti qualche mese fa è uscito il primo saggio “Descobrindo a face oculta da Torá” dell’editore SÊFER LTDA. La persona di altra religione è l’altro: noi e l’altro. Perché non va bene? Perché il tempo della separazione ha fatto crescere l’odio da cui nasce la violenza. Tantissima violenza. Questa è la lezione più importante. Quindi questo è stato importante: scoprire le origini degli ebrei brasiliani. È stato importante perché molte persone che non stavano insieme, perché si sentivano diverse, invece, ora si sentono unite, da una legge comune. Scoprire che anche noi siamo Europei perché nasciamo in Brasile solo 500 anni fa, mentre l’Europa ha più di 2000 anni: recuperare le origini, l’antichità, è un emozione per le persone, in Brasile c’è un sacco di gente e non c’è un’identità storica.
S.B.: E quindi oggi sono degli ebrei brasiliani, giusto?
G.V.: Sono Ebrei con il colore di pelle del Brasile, con il capello del Brasile, con il cognome del Brasile. Questo è anche un rimedio, per l’antisemitismo. Per questo motivo mi hanno dato un premio come migliore comunicatore su Youtube. Essere un pioniere, è una cosa difficile, è buono, però è difficile, perché quando il pioniere fa una cosa sbagliata, il primo anno, se non va bene, è sbagliato. Dopo, se la cosa è buona, la gente comincia a fare la stessa cosa, però non ricorda che la stessa è cominciata, come cosa che non andava bene: alla fine quello che conta è il risultato e su questo siamo molto felici.