Anteprima al pubblico della Biblioteca Blu dedicata al Novecento, a Palermo, e presentazione del progetto ‘Il Museo del Presente – Giovanni Falcone e Paolo Borsellino’, della Fondazione Falcone, a cura di Alessandro De Lisi. Dedicato ai magistrati uccisi da Cosa nostra nelle stragi di Capaci e di via D’Amelio e a tutte le vittime di mafia, lo spazio di Palazzo Jung, assegnato per i prossimi vent’anni dalla Città metropolitana di Palermo, negli allestimenti, nelle scelte di progettazione ed editoriali intende sottolineare “quell’impegno di ciascuno dei protagonisti della lotta alle mafie, attualizzandone attraverso la bellezza e il lavoro la passione civile”. “L’impegno di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino, di moltissimi altri – spiegano dalla Fondazione Falcone -, non è stato un atto di eroismo, bensì un’azione di generosità più ampia, più profonda, per trasformare il contesto sociale, per dare spazio a chi è venuto dopo di loro, ereditandone i valori”. Il Museo racconterà la vitalità di queste azioni con esposizioni e allestimenti in continua evoluzione e trasformazione.
Palazzo Jung, col suo parco storico che insiste nell’area di piazza Magione, luogo natale di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e la storica via Lincoln, dove sorge l’Orto Botanico, appartiene a un’epoca di forte espansione della città. Da palazzetto di residenza aristocratica l’edificio diventa dimora dell’importante famiglia austriaca Jung, commercianti e imprenditori internazionali di primo piano. L’immobile storico presenta, nelle aree affidate alla Fondazione Falcone, un ampio spazio architettonico funzionale, tipico degli edifici dell’epoca. Qui aprirà al pubblico il Museo del presente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, coi necessari servizi collegati, il grande parco con alcuni alberi centenari. Il giardino ristrutturato, lo spazio biblioteca, l’area dell’ex casa del custode, il cortile accoglieranno il visitatore, le scuole e i giovani verso il cuore del sistema museale, tutto dedicato al lavoro, all’impegno, alla rinascita civile di una città che si è sollevata contro le mafie.
Le aree principali dello spazio complessivo sono state divise per funzione. Oggi è stata inaugurata la Biblioteca Blu, che si trova nella grande sala, dedicata alla fruizione gratuita e al prestito responsabile di volumi di storia, economia, arti visive, letteratura, poesia e biografie sul Novecento e sul nuovo secolo presente, in materie diverse e dove la lotta alle mafie sarà il cardine nella selezione dei titoli. Gli arredi, le luci, le librerie, ogni elemento è parte di un progetto complessivo elaborato coi partner industriali, tutti leader del settore del design. La Galleria del presente, aperta al pubblico dopo il 23 maggio, è il nucleo del progetto come un’arca del tempo, dove il passato, le vittorie della collettività e dello Stato, dei singoli più coraggiosi, incrocia il presente e le opere d’arte del passato, capolavori della pittura italiana e fotografia e arte contemporanea, media e oggetti del lavoro e dell’impegno del pool antimafia è la Galleria del Presente.
Infine, Parco Jung, l’ampio giardino storico, primo design park aperto al pubblico sul tema del progetto. Oltre agli alberi come il monumentale ficus magnolia, sono state sistemate nuove piante e nuovi fiori ornamentali, ispirandosi ai viaggiatori dell’800, che saranno l’ambiente dentro al quale saranno installate opere di design come i sistemi di illuminazione per esterni, cinque lampade dalla forma di gigante papaveri rossi, tante quante le vittime della strage di Capaci. Nei pressi dell’entrata del parco il bookshop per la promozione di elementi, volumi, piccole opere, oggetti del mondo del design delle imprese che hanno aderito al progetto della Fondazione Falcone. Sempre negli spazi del parco storico un progetto speciale riguarda la ex casa del custode, per la quale si sta lavorando a un’infrastruttura per l’accoglienza all’infanzia. Una vera e propria kinder räume dove sperimentare forme di gioco e di disegno, marionette, narrazione per l’infanzia e la prima scolarizzazione, attraverso laboratori, workshop e appuntamenti speciali, curati in collaborazione coi più importanti musei italiani e d’Europa, fortemente specializzati nell’accessibilità creativa dell’infanzia.
“Creare, progettare, restituire spazi rigenerati alla comunità – dice Alessandro de Lisi, curatore generale del progetto del Museo del presente – è una sfida che può compiersi positivamente solo se le imprese e il mondo del lavoro sono saldamente uniti alle istituzioni democratiche e culturali. E per questo la bellezza, il lavoro di comunità e il coraggio sono alla base di un progetto esteso, di un museo diffuso e coinvolgente dove l’arte, lo studio, il dialogo sociale e la cultura sono vissuti come strumenti sociali invincibili contro il male mafioso. I principi progettuali fondamentali del Museo del presente sono ispirati dal valore delle scelte più coraggiose dei protagonisti storici della lotta civile contro le mafie, esempi per dire ‘no’ ai boss e dove la ricerca della bellezza è destinata concretamente alla costante costruzione di un futuro prossimo migliore. Questo è uno spazio nuovo dove la memoria dolorosa delle stragi possa trasformarsi continuamente in energia culturale”.