”Il piano nazionale di ripresa e resilienza va accelerato, non stravolto”. Lo dice Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile in un’intervista alla Stampa, annunciando che non si candiderà alle prossime elezioni: ”Ho fatto questa scelta coerentemente con la mia storia professionale. Continuerò a portare avanti la mia attività di professore universitario e di animatore del dibattito pubblico, come ho fatto con l’Alleanza per lo sviluppo sostenibile”. E a Giorgia Meloni che chiede la revisione del Pnrr dice: ”si possono cambiare alcuni progetti, ma non ha senso rivedere tutto il piano”. Giovannini ricorda che ”Con l’allegato infrastrutture e trasporti del Def, abbiamo delineato un piano di investimenti nei prossimi quindici anni pari a 279 miliardi che hanno a che fare con il sistema integrato dei trasporti. Di questi, 209 miliardi sono stati già assegnati, tra cui i 600 milioni dedicati alla mobilità ciclistica. Questo “piano del futuro” ruota attorno a tre elementi: pianificazione, investimenti e riforme”.
E quanto al rischio che tutti quei soldi nei prossimi anni vengano spostati su altri progetti ritiene che sia’ ”un rischio potenziale: l’opinione pubblica deve vigilare attentamente per capire come le forze politiche che assumeranno la guida del Paese gestiranno questi fondi”.