“Un annuncio di straordinaria importanza che rende centrale Catania e la Sicilia nel panorama dell’industria dei semiconduttori in Europa”. Tutto il ciclo integrato in unico plesso industriale che rilancia la nostra città nella sfera dei siti altamente tecnologici e industrializzati e con notevoli riflessi occupazionali per il territorio, annunciati 3000 posti di lavoro”.
Pietro Nicastro, segretario generale FIM-CISL Sicilia, ha commentato così l’annuncio di un programma di investimento pluriennale di 5 miliardi di euro per il sito di Catania con un sostegno finanziario di circa 2 miliardi di euro da parte dello Stato italiano, fatto da Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione europea, e dal Ministro delle Imprese, Adolfo Urso.
Gli obiettivi per il nuovo impianto sono l’avvio della produzione nel 2026 e il rump-up alla piena capacità entro il 2033, con una produzione a regime di fino a 15mila wafer a settimana.
“Questo investimento appena annunciato – ha aggiunto Nicastro – nel sito di Catania della STMicroelectronics fa riemergere l’Etna Valley dopo il sogno svanito della fabbrica a 12 pollici a Catania più di 15 anni fa. Questo investimento contribuirà a sviluppare e implementare corsi di formazione e competenze per aumentare il bacino di forza lavoro qualificata. I 3000 nuovi posti di lavoro saranno una linfa vitale per un territorio da anni martoriato da alti tassi di disoccupazione”.
“A tal proposito – ha concluso Pietro Nicastro – bisogna remare tutti nella stessa direzione affinché questi investimenti vengano realizzati nei tempi prestabiliti”.