L’ideatore e presidente del premio, il sociologo Orazio Maria Valastro, insieme ai giurati, le scrittrici autobiografe Nina Di Nuzzo Micalizzi, Rossella Jannello e Sonja Gherbi, le professoresse Maria Rosaria Strazzeri e Barbara Panarello dell’istituto d’istruzione superiore Concetto Marchesi, alla presenza di Raffaele Gibilisco, vice sindaco di Mascalucia, hanno premiato tre opere autobiografiche nella sezione speciale di questa edizione intitolata “Il dono”. Il primo premio è stato conferito alla scrittura autobiografica di Andrea D’Agata, la seconda e la terza opera classificata sono rispettivamente di Letizia Rapisarda e Jasea Crupi.
Il vice sindaco Raffaele Gibilisco ha rivolto i saluti del sindaco Vincenzo Magra, di tutta la giunta e del consiglio comunale della città di Mascalucia che ha patrocinato la 5° edizione di Thrinakìa. «Siamo felicissimi di aver aderito e patrocinato il premio Thrinakìa, questo importantissimo premio internazionale di scritture autobiografiche dedicate alla nostra amatissima isola.» Raffaele Gibilisco (vice sindaco di Mascalucia)
Le professoresse Maria Rosaria Strazzeri e Barbara Panarello che hanno collaborato con la 5° edizione del premio, hanno rivolto i saluti del dirigente dell’istituto d’istruzione superiore Concetto Marchesi, la professoressa Lucia Maria Sciuto.
«Avere avuto la possibilità di avvicinarci a questa realtà è stata un’occasione che poi si è amplificata nel momento in cui i nostri alunni hanno partecipato a questa sezione che ha permesso loro di cimentarsi nell’attività di scrittura autobiografica che fuori dagli schemi scolastici è sempre un’occasione in più. Sia perché si svincola da quella è l’obbligatorietà e rientra invece nell’ambito della libera iniziativa, sia perché ha permesso loro di riflettere su un tema così difficile e apparentemente scontato che è quello del dono e che loro hanno interpretato dal punto di vista dei loro quindici anni.» Maria Rosaria Strazzeri (Istituto d’istruzione superiore Concetto Marchesi)
«I nostri ragazzi hanno colto con entusiasmo il vostro invito, riflettendoci un po’ prima e poi cominciando una scrittura che è stato un fiume. L’argomento li ha portati a riflettere su tutto un loro mondo, sia interiore, sia che li circonda, perché non è scontato per i ragazzi pensare al dono. È stata una grande occasione di riflessione interiore e di apertura al mondo, di apertura all’altro.» Barbara Panarello (Istituto d’istruzione superiore Concetto Marchesi)
Il presidente del premio, il sociologo Orazio Maria Valastro, e la giurata, la scrittrice autobiografa Rossella Jannello, hanno elogiato la partecipazione degli studenti dell’Istituto d’istruzione superiore Concetto Marchesi e l’impegno che hanno dimostrato attraverso le numerose opere sul tema del dono che sono pervenute alla giuria.
«Le loro opere hanno declinato il tema del dono in modo sempre diverso ma con grande sentimento, dalla capacità di comprendere il sacrificio di raccontarsi che si tramuta in dono da cogliere, all’esercizio di una scrittura come traccia di memorie che rendono presente l’assenza di una persona o di un affetto, riconoscendo come un dono il rispetto verso l’altro e il valore di una storia che accresce il senso della nostra umanità.» Orazio Maria Valastro (sociologo, presidente premio Thrinakìa)
«I ragazzi sono encomiabili sotto vari punti di vista, intanto per quello che hanno scritto, e perché si sono cimentati con un tema apparentemente facile, invece loro hanno cercato di andare in profondità con un notevole sforzo cercando di andare al di là di una comprensione semplice di andare al nocciolo del concetto del dono o del donare.» Rossella Jannello (scrittrice autobiografa, giuria premio Thrinakìa)
I tre giovanissimi autori, dopo la lettura di uno stralcio delle opere premiate, sono intervenuti in merito all’esperienza di scrittura con la quale Thrinakìa li ha sollecitati a confrontarsi.
«Scrivere ha suscitato in me una moltitudine di emozioni perché mi ha permesso di tornare indietro nel tempo, ricordandomi un momento della mia infanzia.» Andrea D’Agata (Istituto d’istruzione superiore Concetto Marchesi)
«È stata la prima volta che ho avuto la possibilità di esprimermi in un tema così profondo e importante e soprattutto sono felice di avere avuto modo di partecipare. Credo che questa sia un’esperienza formativa poiché ho avuto anche modo di ordinare i miei pensieri.» Letizia Rapisarda Jasea Crupi (Istituto d’istruzione superiore Concetto Marchesi)
«Sono particolarmente orgogliosa che il messaggio della mia opera sia stato colto e apprezzato soprattutto perché mi sono ispirata alla storia di mio Nonno. È stata un’esperienza nuova, particolarmente motivante e formativa.» Jasea Crupi (Istituto d’istruzione superiore Concetto Marchesi)