A pochi giorni dall’uscita in libreria (15 aprile 2021), dopo una strepitosa vendita, l’esordiente Fabrizio Escheri, di Palermo è già alla sua seconda edizione con “La Strantuliata”, il romanzo che inaugura la collana “Le dalie nere”, diretta da Raffaella Catalano e Giacomo Cacciatore.
La strantuliata è un giallo ambientato nella Sicilia del latifondo a metà degli anni ’30 del Novecento. Il protagonista è l’autista della corriera che va da Licu a Sperlinga. La sua vita monotona sarà sconvolta dal rinvenimento, lungo la strada, del cadavere di Don Tano, sovrastante del barone di Chibbò. Da allora, gli eventi trascineranno l’autista al centro di un’intricata vicenda, portandolo a svelare i fili invisibili che legano nobili potenti, uomini di Stato e donne passionali, tra affronti, ricatti e vendette. Il suo senso di giustizia gli impedirà di restare indifferente, ma a caro prezzo, mentre sullo sfondo una pletora di contadini, curva sul raccolto, finge di non accorgersi di nulla. L’autista si ritroverà invischiato nell’omertà, con tutti i paradossi, le insensatezze e i disvelamenti a sorpresa che ne conseguiranno. Quel delitto sarà proprio una strantuliata, uno scossone inaspettato
Fabrizio Escheri (Palermo, 1966), dottore commercialista, coltiva due passioni: la Storia e le storie. Nelle lente serate estive trascorse nel suo rifugio di Gangi, sulle Madonie, al centro della Sicilia, ha raccolto i racconti degli anziani che vissero l’epopea dei briganti che infestavano quelle campagne prima che Cesare Mori, il prefetto di ferro, assediasse il paese per stanarli. La strantuliata è il suo romanzo d’esordio.