Come non riconoscere lo spirito di Orfeo nell’incanto della parola-musica di Saffo, quando ci conduce alla contemplazione dell’attimo eterno in cui la luna piena trionfa sugli astri, inargentando il cielo, o quando ci fa partecipi del piccolo estasiato éranos, il banchetto nel verde del bosco accompagnato dal mormorio gentile di un ruscello silvestre?
Di stirpe aristocratica, nacque a Ereso, vicino a Mitilene, nell’isola di Lesbo, e fiorì tra la fine del secolo VII e l’inizio del VI a. C.
Fu erede – l’unica, a differenza per esempio di Diotima, iniziatrice di Socrate ai misteri di Eros, di cui ci siano giunte parole scritte – di quell’epoca della cultura e della spiritualità ellenica in cui la trasmissione dei culti, delle iniziazioni e degli insegnamenti era affidata prevalentemente a figure femminili.
Saffo dagli occhi di viola fu direttrice e sacerdotessa di un tiaso consacrato a Afrodite, alle Muse e alle Cariti, e maestra di giovani donne che venivano da lei per essere educate alla poesia, alla danza, alla musica, al rito, e preparate al ruolo futuro nella famiglia e nella società.
Come nella paídeia virile anche nel tiaso femminile l’educazione e l’iniziazione potevano implicare rapporti omoerotici.
Saffo cantava, o cantilenava, accompagnata dalla lira,
parole in musica, musica in parole che calamitano l’ascoltatore-lettore in una trama armonica, come lo sfondo stesso della vita nella visione orfica. In questo bordone sonoro si incastona, evocato da esso e insieme evocandolo, lo stato di coscienza unitaria (l’Io poetico di Saffo non ha nulla di soggettivo e individualistico) e insieme intensamente intrisa di amore per la vita e passione a cui Saffo ci convoca, tuttora, dal tempo senza tempo, con uno sguardo baciato dalle Muse e dalle Cariti, che valica i millenni e ci restituisce intatta, sorgiva, la sua esperienza, illuminata dalla pupilla lucente della Dea, che consacra ogni vissutezza. Saffo L’amore, le Muse, la bellezza, l’incanto, il rito edito da Marsilio.
Angelo Tonelli, poeta, autore e regista teatrale, tra i massimi grecisti viventi, ha studiato Filosofia antica a Pisa, con Giorgio Colli. Ha pubblicato tra l’altro le opere di poesia Canti del Tempo (Crocetti, 1988), Frammenti del perpetuo poema (Campanotto, 1998), Poemi dal Golfo degli Dei/Poems from the Gulf of the Gods (Agorà, 2003), Canti di apocalisse e d’estasi (Campanotto, 2008) e i saggi Sulle tracce della Sapienza (Moretti & Vitali, 2009) e Sperare l’insperabile: per una democrazia sapienziale (Armando, 2010). Ha curato le edizioni di Oracoli caldaici (Coliseum, 1993; Rizzoli, 1995), Properzio, Il libro di Cinzia (Marsilio, 1993), Seneca (Mondadori, 1998), Zosimo di Panopoli (Coliseum, 1988; Rizzoli, 2004), Empedocle, Origini e Purificazioni (Bompiani, 2002), Eschilo, Sofocle, Euripide, Tutte le tragedie (Bompiani, 2011, testo greco a fronte). Per i “Classici” Feltrinelli ha tradotto e curato Dell’Origine (1993) di Eraclito, La terra desolata. Quattro quartetti (1995) di T.S. Eliot, il primo volume di Le parole dei Sapienti (2010), dedicato a Senofane, Parmenide, Zenone, Melisso e il volume Eleusis e Orfismo (2015). Giuliano il Teurgo; Oracoli caldaici (Bompiani, Milano, 2016) Parmenide; Dell’origine (Feltrinelli, Milano, 2023) Properzio; Il libro di Cinzia. Elegie. Testo latino a fronte. Vol. 1 (Marsilio, Venezia, 1999) Sofocle; Le tragedie (Marsilio, Venezia, 2022)
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