Il tema, drammaticamente attuale, della violenza sulle donne sarà al centro della presentazione del libro della scrittrice siciliana Giusi Russo, “Di notte, solo di notte”, il romanzo vincitore del Premio Nadia Toffa 2022 che- attraverso la storia di Angela ed Ivano- affronta altresì, con uno sguardo profondo, anche gli argomenti della manipolazione e della paura, e dell’amore di sé e per l’altro.
Il libro, risultato finalista anche al Premio letterario internazionale Dostoevskij 2021, sarà al centro del dialogo tra l’autrice e la scrittrice catanese Rosalda Schillaci sabato 10 giugno a partire dalle ore 17.30 al Mondadori Bookstore di Piazza Roma a Catania.
Alla presentazione interverrà anche la Dottoressa Arianna Ciccia, coordinatrice della Casa rifugio per donne vittime di violenza nonché del Centro antiviolenza “Generosa” gestiti dall’Associazione Penelope, nata per contrastare la tratta, lo sfruttamento, la violenza, la discriminazione, l’intolleranza.
L’Associazione è co- organizzatrice dell’evento.
“La narrativa, un romanzo importante come quello di Giusi Russo- dichiara la Dottoressa Ciccia- può essere un modo in più per discorrere ed affrontare un argomento drammatico come quello della violenza sulle donne, purtroppo al centro della cronaca e del dibattito pubblico. Parlarne, confrontarsi, può rappresentare una delle importanti chiavi per scardinare gli stereotipi di genere ancora fortemente sentiti nella nostra società, ed avviare la strada verso percorsi di consapevolezza che mettano al centro il rispetto, di sé e dell’altro, dell’altra”.
“Di notte, solo di notte” di Giusi Russo, edito da Rossini- Romanzo VINCITORE Premio letterario -giornalistico Nadia Toffa 2022, già finalista Premio Internazionale Dostoevskij
Un romanzo che scava nel profondo il drammatico tema della violenza sulle donne.
Costretta a vivere la sua infanzia con un padre collerico e in assenza della figura materna, Angela nutre un amore malato verso un uomo assolutista e molto più grande di lei. Ma il desiderio di un figlio, di qualcuno che le appartenga, è prepotente. Rinchiusa da anni in prigione, coglie l’occasione di una pericolosa operazione alle corde vocali, per affidarsi alla scrittura e così, raccontarsi a quel figlio adolescente. Il figlio rubato con l’inganno. Con un registro linguistico poetico e denso, ecco la storia di Angela. Storia di ogni donna colpevole d’innocenza.