CATANIA – Si è conclusa nella tarda serata di domenica 22 settembre la sesta edizione di Ursino Buskers, tra il grande abbraccio del pubblico, raccolto sotto il maniero federiciano di Piazza Federico di Svevia, e gli applausi generali: l’arte si fa sempre più strada tra i cuori degli abitanti del quartiere del Castello Ursino e di tutti i catanesi che partecipano con gioia al grande evento annuale e si riversano in centinaia tra le strade e le piazze di un quartiere prima rifuggito e oggi protagonista della vita cittadina.
La grande manifestazione, organizzata dall’associazione culturale Gammazita è sempre più amata e sentita da catanesi e siciliani, che dal 20 al 22 di settembre hanno partecipato a tutte le attività del Festival internazionale di arti di strada: tantissimi i bambini coinvolti nei laboratori creativi e negli spettacoli a loro dedicati, famiglie, giovani, anziani che hanno passeggiato, per tre giorni fino a notte, tra le strade, le vanedde, i cortili e le piazze del cuore medievale cittadino, alla ricerca dei colori e dei sapori di Ursino Buskers, lasciandosi sorprendere dalla bellezza dei luoghi riqualificati proprio attraverso l’arte. Un vero bagno di folla per tutti gli artisti di strada protagonisti della sesta edizione del festival, sorpresi dal grande affetto ricevuto dal pubblico etneo, hanno salutato la nostra città con un soddisfatto “arrivederci”.
Cappelli pieni per gli artisti, ma anche dimostrazioni di generosità verso l’organizzazione dell’evento, a testimonianza di quanto Catania abbia sete di riscatto, arti, divertimento, cultura, svago e condivisione. Dallo stesso quartiere la disponibilità di alcuni commercianti locali nel mettere a disposizione gratuitamente attrezzature, depositi e forniture a sostegno dell’organizzazione; dalle altre realtà sociali come i Briganti Rugby di Librino arrivano sedute e tavoli per i laboratori e gli spettacoli, dalla Palestra Lupo gli allestimenti e la gestione di un’area spettacolo, mentre da Palermo arriva il team del Ballarò Buskers Festival, a prestare braccia forti e tanto aiuto. Ursino Buskers, sin dalla sua prima edizione, si basa solo sulla volontaria disponibilità delle persone che ne hanno compreso ed abbracciato lo spirito, animate dal comune desiderio di far crescere una città più inclusiva, curiosa, colorata, senza confini. È un grande evento pubblico e gratuito, costruito su fondamenta solidali: un festival integralmente costruito e finanziato da persone per le stesse persone. Il festival, che si nutre solo dei contributi spontanei e di tutto l’impegno dei volontari che lo realizzano, può ancora essere co-finanziato attraverso la raccolta fondi online che resta attiva fino al 30 settembre www.gammazita.it/sostieni-gammazita i cui ricavati servono a coprire parte delle ingenti spese di realizzazione a carico di Gammazita.
A causa del dissesto finanziario cittadino, il festival infatti non ha ricevuto nessun contributo economico da parte dell’Amministrazione comunale che, però, si è impegnata nel coadiuvare l’organizzazione prestando dei servizi necessari: dalla pulizia delle strade, alla gestione della differenziata, al supporto per la chiusura al traffico nonostante gli scarsi mezzi a disposizione della polizia municipale. Ha invece sponsorizzato economicamente la sesta edizione, per il secondo anno consecutivo, Alleanza Coop 3.0 che in Ursino Buskers trova un evento vicino alla propria mission sul territorio etneo.
La 6° edizione dell’Ursino Buskers è stata apprezzata anche per la nuova versione “eco-edition”, non solo la possibilità di lasciare il proprio mezzo e raggiungere comodamente i luoghi degli spettacoli in autobus grazie alla disponibilità dell’AMT Catania, ma anche bicchieri e cannucce in mais (biodegradabile in 60 giorni), piatti in carta riciclata e postazioni di raccolta differenziata in tutta l’area di svolgimento della manifestazione, fortemente voluti dall’Ass. Gammazita, ideatrice ed organizzatrice del grande evento di piazza. Un impegno che l’organizzazione dichiara di voler portare avanti nei mesi a venire con l’obiettivo di arrivare nelle future edizioni ad un festival 100% ecosostenibile “perché la lotta ai rifiuti oggi è un dovere, per tutti e tutte noi. Proteggere i luoghi in cui abitiamo significa garantire un futuro migliore a tutta l’umanità!”