Palermo, 17 lug. – Al via oggi la prima edizione del Festival Scena Segesta, sarà “un’edizione straordinaria, contrassegnata dalla recente-presente esperienza umana dell’emergenza coronavirus”. “Non è un caso, quindi, che il tema di quest’anno è “Teatro e sostenibilità”. Un percorso di riflessione, attraverso incontri, letture, laboratori ed esperienze creative, sul teatro come territorio capace di produrre nuove visioni “sostenibili” sul piano umano e sociale. Il tema universale del teatro, ancora di più adesso nella stagione dell’emergenza, è il destino dell’uomo e quando le fasidi tale destino diventano più critiche e fragili, è indispensabile fare della scena la piattaforma di più interrogativi possibili, di rinunce alla “spettacolarità” a favore della ricerca”.
Il programma del Festival, promosso dal Comune di Calatafimi-Segesta, su progetto di Lina Prosa, parte oggi e va avanti fino a domenica 26, coinvolgendo diversi luoghi: il Teatro Antico di Segesta grazie alla collaborazione con il Parco archeologico, l’ex convento di San Francesco a Calatafimi-Segesta e il bosco Angimbé. Grazie alla collaborazione della omonima Associazione. Tutte le iniziative sono gratuite.
“Realizzare il primo festival del progetto Scena Segesta – dice Antonino Accardo, sindaco di Calatafimi – è la migliore risposta alla crisi che attraversiamo sul piano umano, sanitario ed economico. Calatafimi Segesta è stato ed è immune da contagi Covid19. Il territorio nella sua bellezza naturalistica e storica ne rivela proprio la salubrità, lo stato di integrità, la potenza evocativa dell’incontro indispensabile tra natura e cultura. Il festival, pur nei limiti di fruizione del programma, della riduzione delle iniziative e della disponibilità economica, mette in valore tale unicità, da Segesta al Bosco Angimbè fino al centro abitato, cogliendole fila di un percorso unico all’interno delle specificità, su cui abbiamo fatto come amministrazione il punto forte della politica e deinostri obiettivi. Per noi si tratta di partenza e non di ripartenza come avviene altrove, e l’orgoglio, la scommessa, sono ancora più grandi, seppure adeguati alle difficoltà del momento”.