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Passeggiata attraverso i percorsi naturali che collegano i capolavori di Palermo

PALERMO – Le radici sono un invito a tracciare direzioni, attestano paesaggi, così come un desiderio di crescita.
Queste tracce si trovano in diversi punti di Palermo, nascoste tra le mura dei palazzi, tra gli spazi della nostra quotidianità, vicino alle statue che incantano i giardini pubblici o rivelate da antiche cancellate.
La ricerca di queste radici comincerà da Villa Giulia, sorta nel 1778, su progetto dell’architetto Nicolò Palma, dove la magia del verde si genera da perfette geometrie che moltiplicano lo spazio, in un razionale gioco scaturente dal quadrato.
Dai viali diagonali, che caratterizzano il giardino, appare il grandioso gruppo scultoreo il Genio di Palermo, così come, altra opera eccezionale, è il dodecaedro retto da un putto che ferma il visitatore davanti ad una riflessione sul tempo, lo spazio e la natura.
Appena fuori dalle mura della città, come oggi, vi si trovava il Piano di Sant’Erasmo, una storia di mare e bellezza, di antiche tradizioni e comunità, ma anche dell’impresa di Padre Messina che ristrutturò quella che era la casina estiva dei principi di Cutò per assistere i bambini e dove si intreccia la biografia di Giulia Florio d’Ondes, figlia di Ignazio Florio, sposata al principe Pietro Lanza Branciforti di Trabia e Butera.
Giulia abitò in quel Palazzo, dimora di una famiglia tra le più importanti della storia isolana, scenario per eccellenza del barocco artistico siciliano, che si affaccia proprio in quella che era la nuova “Passeggiata a mare”, ancora oggi protagonista della terrazza di Palazzo Butera.
Il Palazzo, gioiello del 700 palermitano, nato dall’unione di più edifici architettonici, che conserva opere del Martorana e del Fumagalli , oggi, cantiere aperto, sta svelando, non solo lo splendore del complesso, ricco di elementi artistici e urbanistici, ma, nella rilettura dei suoi stessi spazi, un luogo propulsore di incontri, di arte, di innovazione museale, divenendo la sede ideale in cui ospitare la grandiosa collezione di arte contemporanea di Massimo Valsecchi.
Durante i restauri, non ancora completati, tante sono state le sorprese che si sono rivelate tra le bellezze di un edificio che ormai era in stato di abbandono, tra questi, le radici di una jaracanda, in una delle sale al pian terreno, che si muove in un antico canale di acque rivestito di maioliche del Settecento e dell’Ottocento, un percorso lasciato visibile attraverso la teca che mostra la tenacia e la forza di un’energia antica.
La nostra passeggiata terminerà davanti al monumentale Ficus macrophylla di Piazza Marina, gigantesca meraviglia di Palermo, tra radici aeree, che diventano i pilastri per sostenere l’immensa pianta,davanti al quale soffermarsi per mostrare un quartiere dalle potenti simbologie e potenzialità, dove il mare, la natura e le rivoluzioni urbanistiche ne segnano una crescita sulla quale insistere
Domenica 23 giugno ore 16. Costo € 18 (comprende guida turistica, auricolari, ticket di ingresso). Durata: 3 ore circa
Punto di raduno: Ingresso Villa Giulia (via Lincoln, Palermo)

Percorso: Villa Giulia, piano di Sant’Erasmo, Foro Italico, Palazzo Butera, Piazza Marina
Prenotazione obbligatoria: 329.8765958 – 320.7672134 www.terradamare.org/infoline

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