SAN GREGORIO – Continua con successo la stagione estiva atistico-musicale organizzata dagli assessorati allo Spettacolo, guidato da Giovanni Zappalà, e dall’assessorato alla Cultura, diretto da Giusi Lo Bianco. Gli eventi, iniziati lo scorso 28 giugno andranno avanti fino al 12 settembre con lo spettacolo di chiusura del noto cantautore Vincenzo Spampinato. Rispettate, da organizzatori e pubblico, le norme di sicurezza anti covid.
Dopo il folk, la musica leggera dei vari decenni del secolo scorso; il cabaret, il jazz, il teatro e momenti dedicati ai bambini, domenica 9 agosto farà ingresso, in piazza Immacolata, la musica classica.
Alle ore 21 si esibirà il “DAStrio”, gruppo nato durante il confinamento per l’emergenza coronavirus grazie a collaborazioni a distanza e che ora ha deciso di concretizzare un progetto più reale e lasciare quello virtuale.
Il DAStrio, formato da Angelo Valenti (pianista), Salvatore Sapienza (clarinetto) e Domenico Testaì (flautista), docenti e concertisti, ha come scopo quello di proporre al pubblico l’elaborazione di brani legati alla tradizione operistica arrangiati da musicisti moderni o contemporanei oppure rielaborati dal gruppo stesso.
Saranno proposti autori come Bellini, Mascagni, Verdi, Bizet e un omaggio verrà dedicato al maestro Ennio Morricone recentemente scomparso tramite parafrasi, pout-pourri virtuosistiche ed elaborazioni armoniche di Amici, Webster, Mangani (autori contemporanei).
«In questo modo – spiegano i componenti del gruppo – verrà rappresentata la nuova immagine della musica da camera che porta la ricercatezza dei temi operistici italiani nelle piccole sale da concerto e anche nelle piazze, quindi un progetto sia per melomani ma anche per i giovani che si avvicinano alla musica classico-operistica».
Per l’assessore Giovanni Zappalà, soddisfatto per l’andamento della stagione e del fatto che il Comune di San Gregorio sia stato il primo fra quelli della provincia di Catania a dare il via a questo nutrito carnet di appuntamenti «abbracciare tutti i gusti musicali ed artistici era nostra intenzione ma anche un nostro dovere. Crediamo – ha concluso Zappalà – di aver dato spazio, e quindi rispetto, a tutte le discipline artistiche valorizzando gli artisti del nostro territorio».