Milano, 20 dic. – “In Italia per il momento, che io sappia” la nuova variante del coronavirus individuata in Inghilterra “non è stata vista, anche dai miei collaboratori che continuano a fare sequenze questa non è stata vista”. Lo assicura all’Adnkronos il professor Massimo Galli, responsabile di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano.
“Le prime sequenze datate della variante in Gran Bretagna risalgono al 20-21 settembre – sottolinea Galli – La variante è cresciuta nelle ultime 4-5 settimane come diffusione ma mi sembra evidente che se doveva scavalcare la Manica lo ha già fatto. Non dobbiamo fare allarmismi inutili su qualcosa che è già accaduto”.
“Il dato fondamentale – precisa Galli – è che non si tratta di una variante che dà una malattia più grave, sembra essere particolarmente efficiente nell’essere trasmessa. Ma vuol dire che è più efficiente nel senso che si trasmette di più o è che più efficiente delle altre nell’essere trasmessa? Probabilmente vale la seconda, ed è facile che in determinate aree della Gran Bretagna abbia rimpiazzato le altre varianti”.
La presidenza tedesca dell’Unione Europea “ha invitato domani alle 11 i rappresentanti dei Paesi membri ad una riunione d’emergenza del meccanismo di risposta alla crisi (Ipcr) per coordinare la risposta alla nuova variante del coronavirus nel Regno Unito”. Lo ha annunciato su twitter il portavoce della presidenza tedesca, Sebastian Fischer.
(Adnkronos)